“La richiesta di pagamento del gas in rubli da parte della Russia è una violazione del contratto perciò insieme alla Commissione e al Consiglio europeo prenderemo una decisione su questo tema, ma è chiaro che noi vogliamo pagare in euro”. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, parlando con i giornalisti nella sede del Consiglio d’Europa. “Continueremo a lavorare per il piano di sicurezza energetica ma ci sono tutte le condizioni per cui gli italiani non abbiano problemi di approviggionamento di energia”.
“Ad oggi – ha spiegato il titolare della Farnesina – tutte le forniture dalla Russia vanno avanti regolarmente ma dal giorno in cui Putin ha mosso l’attacco abitiamo costruito un piano per la sicurezza energetica: i miei viaggi e quelli del premier Draghi avevano l’obiettivo di diversificare le fonti energetiche per evitare ricatti sul gas”. “Continueremo a fare questo lavoro e a fare in modo che in Ue ci sia un tetto massimo al prezzo del gas perché gli accordi negoziano la quantità ma dove si indicizza il prezzo del gas l’Ue deve scegliere tra speculazioni finanziarie e tutelare di imprese e famiglie europee”, ha aggiunto.
“Abbiamo espulso 30 diplomatici russi per motivi di sicurezza nazionale, coordinandoci con gli altri paesi, e la Russia sta rispondendo con espulsioni di funzionari e diplomatici, come sta accadendo per la Germania. Ci aspettiamo l’espulsione nei prossimi giorni di nostri diplomatici ma il canale con la Russia deve e resterà aperto“, ha aggiunto Di Maio. “Bisogna continuare a lavorare per la pace e per il negoziato partendo dalla disponibilità dell’Ucraina. Zelensky ha già fatto un’apertura sulla neutralità ora sta a Putin dimostrare di volere la pace”, ha aggiunto.