La Russia non fornirà più una propria fornitura di gas all’Italia attraverso il monte Tarvisio. Lo ha annunciato oggi Eni attraverso una nota ufficiale.
“Gazprom ha comunicato di non poter confermare la consegna dei volumi di gas richiesti per oggi a causa della dichiarata impossibilità di trasportare il gas attraverso l’Austria”, si legge in una nota diffusa dall’azienda.
“Oggi, pertanto, i flussi di gas russo destinati a Eni attraverso il punto di ingresso di Tarvisio saranno nulli. Eni si riserva di comunicare eventuali riprese delle forniture”, sottolinea ancora Eni.
L’interruzione del gas proveniente dalla Russia non comporterà, comunque, gravi carenze per l’Italia. L’offerta proveniente da Mosca, rispetto a quella totale, era ormai inferiore al 10%.
Eni, frattanto, sta provvedendo a un piano di potenziamento e diversificazione delle forniture che permetterà all’Italia di rimpiazzare oltre 20 miliardi di metri cubi annuali di volumi dalla Russia.
Al momento sono in arrivo in Italia forniture dall’Algeria, per picchi giornalieri di oltre 80 milioni di metri cubi. Entro il 2023 è previsto anche un incremento di risorse fino a 6 miliardi di metri cubi addizionali, mentre nel 2024 si arriverà fino a 18 miliardi.
Per i prossimi mesi saranno a disposizione circa 4 miliardi di metri cubi provenienti dall’Europa del Nord e di forniture addizionali da Egitto, Qatar, Congo, Angola e Nigeria, fino a 7 miliardi nel 2024 e progressivamente fino a 22 miliardi nel 2024-25.