Economia

Gas scende sotto 100 euro, italiani salvi dal rincaro del 70% e bollette ridotte

“La vera notizia è che il prezzo del gas è sceso sotto la soglia dei 100 euro e quindi le bollette smetteranno di aumentare, anzi si prevede una riduzione nei prossimi mesi”. Così il presidente di Nomisma Energia, Davide Tabarelli. “In Italia, ma anche in Europa, dovremmo fare più sistema per l’estrazione del gas e per produrre energia. Vedere di importare il Gnl dal Texas è assurdo, bisognerebbe chiedere all’Olanda alla Norvegia di vederci il gas a più basso prezzo, riconsideriamo la Libia che è piena di gas. Noi stiamo andando verso un razionamento, lo sanno tutti. Possiamo farcela solo se farà caldo ma siamo in inverno”.

Il Codacons ricorda però che rimane l’emergenza energia

La costante discesa del prezzo del gas, giunto oggi sotto la soglia dei 100 euro al Ttf di Amsterdam, eviterà ai consumatori una nuova stangata sulle bollette e salverà gli italiani dal rincaro del 70% delle tariffe previsto nelle settimane scorse dagli analisti”. Lo afferma il Codacons, che tuttavia ricorda come l’emergenza energia sia ancora lontana dall’essere superata.

“Nel III trimestre del 2022 (luglio, agosto e settembre) rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente, le bollette del gas del mercato tutelato hanno subito un aumento del 46%, con le tariffe che sono passate da 84,67 centesimi di euro al metro cubo ai 123,62 centesimi di euro, l’equivalente di una maggiore spesa, solo per le forniture di gas, pari a +545 euro su base annua a famiglia – spiega il Codacons – Anche in presenza di una diminuzione delle tariffe ad ottobre da parte di Arera, il bilancio per consumatori e imprese sarà comunque in perdita, perché le bollette, salvo riduzioni record poco probabili, continueranno ad essere sensibilmente più elevate rispetto a quelle del 2021.

“Occhio” ai fattori che potrebbero determinare nuovi aumenti

Vanno poi considerati alcuni fattori che, nelle prossime settimane, potrebbero far di nuovo impennare i prezzi del gas: l’aumento della domanda legato all’accensione dei riscaldamenti, un eventuale inverno particolarmente rigido e possibili ritardi o interruzioni nelle forniture dai paesi da cui importiamo il gas, farebbero di nuovo schizzare al rialzo delle quotazioni della materia prima”.