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Fiacchezza e mal di testa, 24enne in coma: per i medici era influenza

I casi di malasanità non riguardano soltanto l’Italia. A testimoniarlo la vicenda di Devan, 24enne inglese che, nell’ottobre del 2022 si recò dal medico perchè non si sentiva bene. Fiacchezza, dimagrimento e mal di testa, secondo il professoinista erano da addebitarsi ad una semplice influenza stagionale, visto tra l’altro che l’inverno era alle porte. Nonostante la diagnosi, diciamo pure rassicurante, il giovane ha tuttavia continuato a stare male.

Dopo due esami del sangue e ulteriori lamentele sul perenne senso di stanchezza e i mal di testa, gli è stato prescritto un semplice farmaco atto a trattare l’emicrania.  Nulla da fare, passano diverse settimane ma la situazione del ragazzo non migliora.

Dimagrimento allarmante

Anzi, al solito mal di testa segue progressivamente un graduale dimagrimento, tanto che in poco tempo Devan si ritrova 4 chili in meno. Tornato dal dottore, gli viene diagnosticato questa volta un soffio al cuore che, a detta del medico, necessita un immediato elettrocardiogramma. Il risultato dell’esame è a dir poco allarmante: Devan soffre di endocardite infettiva, un’infezione causata dall’ingresso dei batteri all’interno del flusso sanguigno. Causa valvola cardiaca bicuspide – per cui la valvola aortica ha due lembi anziché tre – il giovane deve affrontare una delicata operazione volta a sostituire la volvola. Ma i problemi non terminano ancora. L’operazione, che sarebbe dovuta durare sei ore, vede il chirurgo uscire dalla sala dopo 13 ore per informare i genitori delle difficoltà riscontrate.

La polmonite

Devon è affetto da streptococco, con polmonite e sepsi che lo riducono in fin di vita. Per lui è stato necessario indurre il coma durante le vacanze di Natale, senza che la famiglia sapesse se e quando si sarebbe svegliato. Quando a distanza di10 giorni il ragazzo si è svegliato, è riuscito a lasciare l’ospedale insieme alla sua famiglia: «Quando ho visto che le medicine per il mal di testa non stavano funzionando non sapevo che fare, ero davvero giù, ma non avevo idea dell’incubo che mi aspettava», dice Davon.