Ombre si addensano sull’Associazione Fai antiracket di Gela. La struttura che avrebbe dovuto essere senza macchia è stata investita nell’arco di appena un mese da un vero e proprio ciclone che ne ha offuscato la credibilità.
Dopo le notizie di cronaca su indagini e arresti, arriva la reazione della Prefettura di Caltanissetta che ha comunicato agli enti datoriali e alle organizzazioni sindacali che orbitano nel territorio nisseno che, con decreto prefettizio del 9 settembre scorso è stata disposta la sospensione in via cautelare dell’iscrizione della F.A.I. antiracket di Gela associazione ‘Gaetano Giordano’ nell’elenco della associazioni e fondazioni antiracket ed antiusura custodito presso la Prefettura. L’associazione Fai antiracket di Gela, quindi, non viene più riconosciuta dalla Prefettura nissena e viene declassata a semplice associazione privata di commercianti, al momento anche senza presidente.
Fondata oltre vent’anni fa su input dell’allora sindaco Rosario Crocetta, ha operato sul territorio ottenendo anche riconoscimenti e inserimenti in ambito nazionale. Il 2022 però ha portato una ventata di negatività. Due gli episodi accaduti in poco più di un mese e che hanno inferto un colpo non indifferente. le indagini nei confronti di Renzo Caponetti, storico presidente dell’Associazione, al centro di una inchiesta per frode insieme alla moglie, Secondo la Procura, presieduta da Fernando Asaro, i due avrebbero presentato istanza di accesso al Fondo di solidarietà per ottenere somme di cui sono destinatarie le vittime di estorsione, sostenendo di aver subito un danno consistente nella riduzione del fatturato e nel mancato guadagno per la loro appartenenza all’associazionismo antiracket. In questo modo si sarebbe configurata la truffa ai danni dell’Ufficio del Commissario per il coordinamento delle iniziative antiracket e antiusura che ha liquidato in loro favore la somma di 396.628 euro. Le indagini della Guardia di finanza sono ancora in corso. Caponetti si è poi dimesso.
La scorsa settimana, la Guardia di Finanza di Caltanissetta ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P. del Tribunale di Gela, richiesta della Procura della Repubblica di Gela, nei confronti di un imprenditore gelese, Giovanni Salsetta, iscritto all’Associazione. Titolare di due imprese del settore edilizio e dell’installazione di impianti, attraverso un sofisticato meccanismo fraudolento, avrebbe omesso rilevanti versamenti d’imposta per oltre 4,5 milioni di euro.
Abbiamo provato a contattare la Prefettura di Caltanissetta ma i funzionari interrogati da noi non hanno voluto aggiungere nulla alla nota inviata ad associazioni ed organizzazioni sindacali.
Liliana Blanco