Generale Luzi “I Carabinieri volto dello Stato che soccorre e protegge”

ROMA (ITALPRESS) – “Viviamo un momento storico di rapidi e profondi cambiamenti sociali, caratterizzato dal riaffiorare di fratture geopolitiche a livello globale, di cui gli eventi bellici in corso alle porte dell’Europa, ne sono solo la parte più evidente. Il mondo sta velocemente cambiando! L’Arma, al pari di altre Istituzioni, è chiamata ad affrontare nuove sfide, che richiedono modernità e aggiornata professionalità. Lo fa sostenuta da una tradizione di 210 anni”. A dirlo il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Generale di corpo d’armata Teo Luzi, in occasione della cerimonia del 210° Annuale di Fondazione dell’Arma, “un’Istituzione salda, che ha attraversato la Storia d’Italia, nel succedersi delle forme di Stato e di Governo, restando fermamente ancorata alla Patria e agli italiani e, per questo, guadagnando il suo motto distintivo: ‘nei secoli fedele’”, ha aggiunto. Un’Istituzione “in prima linea a tutela dell’ordine pubblico, contro la pervasività della criminalità predatoria, contro le aggressioni delle mafie e della corruzione, contro la violenza del terrorismo internazionale. I risultati operativi sono sotto gli occhi di tutti”, ha evidenziato Luzi, spiegando che “più di ieri, la sicurezza non si esprime solo con l’attività di prevenzione e repressione dei reati. Ma è promozione e pari opportunità per una cittadinanza piena. La sicurezza – come più volte sottolineato dal Ministro Piantedosi – è, prima di tutto, un’aspettativa: l’aspirazione di ogni cittadino a godere (cito le parole testuali) “di uno spazio tranquillo entro il quale esercitare i propri diritti politici, civili, sociali ed economici. L’Arma è parte garante di questo spazio: perché ogni cittadino sa che ovunque ci sia l’insegna “Carabinieri”, lì troverà il volto dello Stato che accoglie, ascolta, soccorre e protegge”.
Una vocazione di vicinanza agli italiani “garantita dalla capillarità organizzativa che trova la sua massima espressione nelle oltre 4.500 Stazioni, chiamate a condividere la vita delle comunità con autorevolezza e umanità. Per svolgere un’insostituibile funzione di rassicurazione sociale, accanto ai Sindaci, punti altrettanto preziosi per la collettività – ha detto ancora il Generale Luzi -. Il Ministro Crosetto, nel Suo primo saluto al Comando Generale ha detto che, nell’immaginario degli italiani, il Carabiniere (cito le parole testuali) “è un pezzo di famiglia: quando hai bisogno di fidarti, ti rivolgi a lui”. Un concetto di “buon vicinato” che sintetizza efficacemente il patrimonio più prezioso dell’Arma: vivere tra la gente e agire per la gente. L’immagine dello Stato amico che interviene nel bisogno.
Alcune volte con la semplicità di un gesto di comprensione. Quel gesto che, solo dall’inizio dell’anno, ha salvato da situazioni di grave pericolo oltre 1.300 persone (è un dato poco noto, ma di straordinario significato)”.
“Con un’attenzione particolare ai giovani, vera speranza per il futuro, e alla popolazione anziana, sempre più numerosa e fragile di fronte alle insidie della modernità. Nei confronti dei giovani – ha spiegato Luzi – contribuiamo a diffondere la cultura della legalità, convinti che non basta intervenire per assicurare alla Giustizia i responsabili di condotte devianti. Investire nei giovani è investire nel futuro”.
Il controllo del territorio si è evoluto nel tempo con l’ausilio di tecnologie e oggi è declinato anche nel web. “C’è una sicurezza da migliorare mediante la tecnologia e una sicurezza da preservare nonostante la tecnologia. Per questo, l’impegno dell’Arma è rivolto anche allo spazio virtuale, sempre più d’interesse della criminalità”, ha sottolineato.
“L’Arma costituisce anche uno strumento operativo a disposizione della politica estera dell’Italia, traguardando, ovunque nel mondo, interessi nazionali e valori universali. Attualmente, circa 1.000 Carabinieri sono impiegati fuori area, in oltre 120 paesi, con particolare riferimento all’Africa, per la tutela avanzata degli interessi italiani”.
“Questo – ancora le parole di Luzi – per proteggere le nostre sedi diplomatiche, per concorrere in sinergia con le Forze Armate alla pacificazione di Paesi travagliati da conflitti, per collaborare con Forze di polizia di paesi amici. All’estero promuoviamo un modello di polizia al quale la comunità internazionale guarda con sempre maggior interesse. L’Arma è anche interprete di un concetto di sicurezza che, superati i limiti della difesa fisica e della proprietà, si è arricchito di nuove sensibilità, orientate al miglioramento della qualità della vita. Lo fa col personale dei comparti di specialità preposti alla tutela del patrimonio culturale, dell’ambiente, del lavoro, della sanità e dell’euro.
Tra questi – con una forza di circa 7.000 carabinieri forestali che, per capacità e struttura, non ha eguali nel mondo – dedichiamo straordinaria attenzione alla cruciale filiera agroalimentare e al tema ambientale, quest’ultimo riconosciuto tra i valori di rilevanza costituzionale, “nell’interesse delle future generazioni”.
“Con la responsabilità di vivere pienamente il presente, l’Arma è protesa verso il futuro – ha concluso Luzi -. In un’epoca caratterizzata da incertezza, abbracciare il futuro è una sfida che richiede coraggio e determinazione. Ma anche profonda fiducia nelle proprie capacità e in questo l’Arma trova la forza nella propria storia ultracentenaria. Significa accompagnare il mondo che cambia velocemente e cogliere, senza timore, le opportunità che si presentano lungo la via. Significa guardare avanti con speranza e ottimismo. Ma anche con generosità e dedizione – come sempre – trasmettendo fiducia nei cittadini”.
– foto Agenzia Fotogramma –
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