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“George Floyd morto per droga”, le dichiarazioni shock del rapper Kanye West

George Floyd non sarebbe stato ucciso dalla polizia ma da un’overdose di Fentanyl, un oppioide e una droga potente più della morfina: sono le dichiarazioni shock del rapper Kanye West sulla morte del giovane afroamericano il 25 maggio del 2020.

Ecco cosa è accaduto e come il mondo ha reagito alle dichiarazioni del noto cantante statunitense.

Kanye West e le dichiarazioni sulla morte di George Floyd

Nel 2020 la morte di George Floyd ha scatenato l’indignazione del mondo intero. Le proteste, volte anche violente, hanno interessato tanto gli Stati Uniti quanto il resto del mondo. Le sue ultime parole, “I can’t breathe” (“Non riesco a respirare”), sono apparse su striscioni, cartelloni, murales e la sua brutale fine è stata al centro dei dibattiti sugli abusi di potere della polizia contro gli afroamericani.

Floyd era un uomo come tanti altri, fino al 25 maggio 2020, quando un tentativo di arresto per una presunta banconota contraffatta si è concluso con la sua morte. Per quell’omicidio è stato condannato l’agente Derek Chauvin. Un video shock avrebbe mostrato Chauvin mentre teneva il ginocchio sul collo di Floyd, dichiarato morto dopo circa un’ora. Per ben 9 minuti e 29 secondi, l’agente avrebbe tenuto il ginocchio sul collo della vittima impedendo a Floyd di respirare.

Kanye West, però, ospite durante il podcast “Drink Champs“, avrebbe fornito una versione diversa – e falsa – della morte di George Floyd, parlando di overdose. “L’hanno colpito con il Fentanyl, se ci fai caso il ginocchio del tipo (Chauvin, ndr) non era nemmeno sul suo collo come hanno detto”.

La famiglia considera azioni legali

Dopo le dichiarazioni di West su George Floyd, la famiglia della vittima starebbe considerando azioni legali contro il rapper. A parlarne, su Twitter, è stato l’avvocato per i diritti umani Lee Merritt. “Dichiarare che Floyd è morto per il Fentanyl e non per la brutalità danneggia e sminuisce la battaglia della sua famiglia”.