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Geotermia e biomasse, fonti pulite da sostenere

ROMA – Ebs, l’Associazione dei produttori di energia da biomasse solide, e Ugi, l’Unione geotermica italiana, hanno deciso di unire le forze e avviare un percorso di collaborazione e sostegno reciproco. Primo atto di questo nuovo cammino è una lettera firmata dai presidenti di entrambe le associazioni ed indirizzata al ministro dello Sviluppo economico Patuanelli nonché a tutti gli altri Ministri competenti, con la quale chiedono due cose: l’inserimento nel prossimo decreto Fer2 dei settori di produzione di energia da geotermia e da biomasse, e il riconoscimento di una forma di sostegno alla generazione energetica, aggiuntiva ai ricavi di vendita dell’energia sul libero mercato.

Le due Associazioni tengono sia a sottolineare la necessità di rendere efficiente il percorso autorizzativo per nuovi impianti che ad evidenziare la necessità di tutelare con misure concrete il patrimonio italiano degli impianti di produzione energetica esistenti, per scongiurare il rischio di una progressiva dismissione di centrali ancora in condizioni efficienti di esercizio, capaci di fornire energia rinnovabile, ed in grado di produrre positive ricadute sull’intero Paese.

Tra le principali caratteristiche della produzione di energia da geotermia e da biomasse, oltre al garantire la produzione da risorse rinnovabili e nazionali ed emissioni climalteranti nette pari a zero, vi è la programmabilità, che consente – anche grazie alla capacità degli impianti del settore di superare le 8.000 ore l’anno di lavoro – una produzione regolare, indipendentemente dalle condizioni climatiche, ad evidente vantaggio del sistema elettrico ed in particolare del suo bilanciamento tra domanda ed offerta.