“Tschüss Mutti”, ciao Mamma. Con queste due semplici parole che campeggiano sui muri di Berlino, la Germania si prepara a salutare Angela Merkel. E pensare che il soprannome di “Mutti” (mamma) le fu affibbiato con tono sarcastico dai suoi rivali politici della CDU, oramai una ventina di anni fa. Credevano che questa timida donna venuta dall’Est non possedesse il carattere, le qualità e il “pedigree” per ricoprire il ruolo di leader del partito prima e cancelliera poi. Si sbagliavano, eccome se si sbagliavano.
Angela Merkel ha guidato la Germania per 16 anni, ininterrottamente. Ha lavorato giorno dopo giorno per assicurare al suo Paese stabilità, fino a diventarne lei stessa il simbolo. È stata europeista senza mai smettere di difendere gli interessi tedeschi, spesso anche con quel suo cinico realismo che noi mediterranei conosciamo bene.
Abbiamo visto all’opera la Merkel del rigore dopo la crisi finanziaria del 2008, ma anche la Merkel della solidarietà che ha piegato le resistenze dei “frugali” di fatto dando il via libera al Recovery fund. Le ha attraversate tutte le crisi internazionali degli ultimi tre lustri. Gli altri sono caduti, si sono eclissati, ma lei, Angela l’inossidabile, è rimasta salda al timone e non ha mai smesso un attimo di seguire la sua rotta. Da domani la Germania avrà una nuova guida e l’Europa tantissimi interrogativi in più. Il tempo e la storia s’incaricheranno di giudicare “l’era Merkel” con il giusto equilibrio e il doveroso distacco.
Si vota oggi, domenica 26 settembre i seggi saranno aperti dalle 8 alle 18. Già da alcune settimane invece è disponibile il voto postale. In questo caso le schede dovranno arrivare entro l’orario di chiusura dei seggi. I risultati si sapranno nel tardo pomeriggio mentre per il nome del cancelliere o della cancelliera potrebbero volerci settimane o mesi.
Si vota con un sistema proporzionale ma per entrare in Parlamento bisogna superare la soglia di sbarramento del 5%. Vengono eletti con sistema proporzionale 598 parlamentari. possono essere eletti deputati aggiuntivi, soprannominati “overhang seats” e “balance seats”. Più precisamente, ogni elettore esprime due voti: con il primo vota un candidato e con il secondo un partito.
I risultati mostreranno quali coalizioni siano matematicamente possibili, poi i partiti dovranno discutere di cosa sia politicamente possibile.
Sono in corsa ben 47 partiti. Tra questi, solo alcuni avranno la possibilità di superare effettivamente la soglia di sbarramento. Sono tre i partiti che presentano un candidato per sostituire Angel Merkel: il blocco conservatore della stessa cancelliera uscente, composto da Cdu e Csu che punta su Armin Laschet; la Spd, che corre con Olaf Scholz, Ministro delle Finanze; e i Verdi, che hanno alla guida Annalena Baerbock.