CARINI (PA) – A pochi giorni dalla sua rielezione a sindaco, Giovì Monteleone si è rimesso subito al lavoro tracciando delle precise priorità: la lotta all’abbandono dei rifiuti e la gestione all’emergenza Coronavirus. Sotto quest’ultimo aspetto il primo cittadino deve fare i conti con un aumento sensibile di positivi, ben 117 al netto degli ospedalizzati, ma anche con dei problemi organizzativi interni all’ufficio locale dell’Usca, che gestisce e prende in carico chi è infetto.
In quest’ottica è stato chiesto anzitutto l’immediato potenziamento dell’ufficio di prevenzione territoriale, con la possibilità di disporne l’apertura anche nei giorni festivi e prefestivi. Inoltre il potenziamento delle Usca in considerazione del fatto che gli operatori in servizio non sono più in grado di fronteggiare l’aumento dei numeri di contagiati che viene costantemente conteggiato: “È proprio a seguito dell’aumento vertiginoso di questi numeri – ha detto Monteleone – in crescita anche nel nostro distretto, che ho deciso di lanciare un forte allarme all’Asp, all’assessorato regionale alla Sanità, al Distretto sanitario 34 e a tutti i colleghi sindaci del Distretto insieme al primo cittadino di Capaci (Pietro Puccio, ndr). Sappiamo che il tracciamento è l’arma principale per fronteggiare questa pandemia e la cosa più importante è avere le risorse primarie per poterlo fare ed evitare che la situazione diventi fuori controllo”.
Ieri, intanto, c’è stata la prima uscita della maggioranza a sostegno dell’Amministrazione Monteleone-bis con l’insediamento del Consiglio comunale. Ad essere stato eletto presidente Angelo Salemi, che ha incassato il sostegno della maggioranza. Salemi, 53 anni, sposato, dottore commercialista, è stato eletto consigliere comunale tra le fila della lista “Carini si sveglia” e ha anche un’esperienza da assessore nella precedente legislatura proprio con Monteleone. Sua vice designata Roberta Bellia, 20 anni, eletta nella lista “Avanti Carini”, alla prima esperienza in assoluto a livello istituzionale e con un grande impegno invece nel recente passato specie tra le fila della Consulta giovanile.
L’appena riconfermato sindaco è tornato poi a parlare dell’elezione appena conclusa che aveva visto al ballottaggio gli altri tre candidati sindaco unirsi contro di lui nel tentativo di impedire la sua rielezione: “È stato bocciato – ha detto – l’assemblaggio sconclusionato di perdenti che si sono rivelati né di centro né di destra, senza idee se non quella sola di abbattere il cambiamento intrapreso cinque anni fa”.
In questa nuova esperienza amministrativa Monteleone vuole anzitutto puntare sulla continuità, partendo dal recupero della fascia costiera e del territorio in generale: “Cinque anni fa – ha spiegato – Carini era invasa dalla spazzatura, con cassonetti incendiati ogni giorno, diossina nell’aria, discariche abusive ovunque, puzza e sporcizia avevano invaso ogni strada. Ci siamo impegnati a risolvere una volta per tutte questo problema, con ogni mezzo e con tutte le nostre forze. Chi abita lungo la costa o nelle zone periferiche conosce bene il problema, si ricorda cos’era prima del nostro intervento Carini e sa cosa abbiamo fatto. A loro dico: faremo ancora tanto, molto di più”.
Quindi si punta anzitutto a rendere stabile il Piano di programmazione sul fronte della raccolta rifiuti e anche della lotta all’abusivismo. Qui ancora c’è molto da fare: un’intera costa di sette chilometri non balneabile e deturpata dal cemento selvaggio e da scarichi abusivi. Anche su questo versante Monteleone nei suoi primi cinque anni ha proceduto a decine di abbattimenti che potrebbero apparire una goccia nell’oceano: ce ne sono tanti altri da fare ma bisogno pure fare fronte al problema di un Comune in dissesto finanziario.