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Così il giacimento “Argo Cassiopea” dà gas all’Italia tagliando le emissioni

Un impianto costituito da quattro pozzi sottomarini che contribuisce al fabbisogno energetico del Paese, limitando la dipendenza dall’estero
Lo sviluppo della produzione di gas dal giacimento Argo Cassiopea è il progetto più importante di sviluppo a gas sul territorio italiano e, insieme alla Bioraffineria, il più rilevante del Protocollo d’Intesa per l’area di Gela del 2014.

Il progetto valorizza il gas dei giacimenti offshore di Argo e Cassiopea, scoperti da Eni nel Canale di Sicilia. Il gas, proveniente da uno dei quattro pozzi sottomarini perforati nel canale di Sicilia, viene convogliato attraverso una condotta sottomarina lunga 60 chilometri fino all’impianto di trattamento e compressione situato nella Bioraffineria di Gela, in provincia di Caltanissetta. Qui viene trattato e immesso nella rete nazionale, contribuendo a coprire il fabbisogno energetico italiano. I lavori di costruzione, installazione e messa in produzione hanno avuto la durata di tre anni, prevedendo investimenti per oltre 900milioni di euro.

La messa in produzione è avvenuta nell’agosto 2024, al termine della fase esecutiva, iniziata a luglio 2022, e della campagna di perforazione e completamento dei pozzi sottomarini avviata a novembre 2023 con l’ausilio della nave Saipem 10000.

Il progetto è all’avanguardia in termini di sostenibilità ambientale

La produzione avviene tramite uno sviluppo interamente sottomarino, privo di impatti visivi, nessuno scarico a mare e con emissioni prossime allo zero.

Il progetto Argo Cassiopea si inquadra nella strategia di Eni in cui il gas naturale ha un ruolo centrale per raggiungere l’obiettivo strategico delle zero emissioni nette al 2050, in quanto fonte tradizionale più idonea ad accompagnare il processo di transizione energetica verso un sistema basato sulle rinnovabili.

Il progetto si propone di combinare fonti rinnovabili con sistemi di generazione tradizionali, mirando a ridurre le emissioni di CO2 e a promuovere l’efficienza energetica. Argo Cassiopea può arrivare a produrre circa 1,5 miliardi di metri cubi l’anno di gas, una quantità non trascurabile rispetto al fabbisogno energetico dell’Italia che nel 2023 ha consumato in totale 68,5 miliardi metri cubi di gas.Le riserve di Argo Cassiopea sono stimate in circa 10 miliardi di metri cubi di gas.

La quasi totalità del gas che ogni giorno utilizziamo viene comprata all’estero e importato attraverso metanodotti oppure su navi metaniere che trasportano gas naturale liquefatto, immesso nella rete nazionale dopo un processo di rigassificazione. Aumentare la produzione nazionale con lo sfruttamento dei giacimenti scoperti in Italia, consentirebbe di limitare i costi di importazione dall’estero, che sono elevati.

Un ulteriore punto di forza del progetto è l’installazione di pannelli fotovoltaici da 3,6 MWp che consentiranno di raggiungere la neutralità carbonica per le emissioni Scope 1 e 2.L’impianto fotovoltaico “sarà connesso all’impianto di estrazione gas Argo Cassiopea, contribuendo a soddisfare il suo fabbisogno di energia elettrica e, data la sua configurazione che permetterà il bilanciamento dei carichi elettrici, non sarà necessario installare sistemi di accumulo.

Il progetto verrà realizzato da Plenitude – società controllata da Eni con l’obiettivo di sviluppare energie alternative alle fossili – all’interno della Bioraffineria di Gela, attualmente oggetto di riqualificazione ambientale per conto di un’altra controllata della Eni, Eni Rewind. Il completamento dell’impianto solare è previsto per il 2025.

Giuseppe Capranzano, Salvo Crisafi, Emanuela Leguleo, Francesca Statella, Luigi Tirolo
classe 3A “R. L. Montalcini” di Gagliano Castelferrato