Fatti

Il giallo di Caronia, a tre anni dalla morte di Viviana e Gioele. Daniele Mondello: “La procura ha ammesso di non sapere”

Sono passati tre anni dalla morte di Viviana Parisi e il figlio, Gioele. Il marito e papà dei due continua ad andare avanti perché per lui le indagini non sarebbero state condotte nel migliore dei modi. Il caso del giallo di Caronia è stato archiviato a novembre del 2021, ma da lì è iniziata la battaglia di Daniele Mondello con i suoi legali.

L’incessante attività di Mondello sui social

Daniele Mondello, da quando è stato archiviato il caso, non ha smesso di chiedere la riapertura e di assumere periti e esperti privati per far, come afferma lui stesso nei suoi video, più luce sul caso della morte di sua moglie e di suo figlio.

Dalle indagini condotte dagli inquirenti, secondo le ricostruzioni, non condivise da Daniele Mondello e dai suoi legali, Viviana Parisi avrebbe ucciso il figlio e poi si sarebbe tolta la vita lanciandosi da un traliccio che si trova nelle campagna di Caronia, vicino a dove sono stati trovati i corpi delle due vittime.

A tal proposito, a partire dal mese di luglio, Mondello ha pubblicato una serie di video sui social, fra tutti TikTok e Facebook, dove dimostra delle incongruenze con le indagini, a suo dire.

Le “prove” di Daniele Mondello

Secondo la Procura di Patti, dunque, che ha archiviato il caso confermando che si tratta di un omicidio-suicidio e che ha messo in evidenza lo stato di salute “precario” della dj che è morta a 41 anni, i fatti si sono svolti in questo modo.

Tuttavia, Daniele Mondello non è convinto e ha detto nella sua serie di video: “Per la Procura della Repubblica di Patti Gioele può essere morto di: 1) Incidente di tipo traumatico; 2) Lesione ad organo interno; 3) Arresto cardio circolatorio; 4) Affaticamento eccessivo; 5) Stress emotivo; 6) Colpo di calore; 7) Sete; 8) Omicidio. Non sanno cosa ha ucciso Gioele ma hanno chiuso il caso. Viviana: la scientifica ha fatto tutti gli esami in quel traliccio. Nessuna traccia di Viviana… zero sangue, zero impronte digitali, zero essudato. Il traliccio era bollente (sarà stato sui 50 gradi), ad un metro del traliccio c’era un muro di spine. La Procura ha ammesso di non sapere quando, dove è come è morto Gioele. Nero su bianco. Se non sanno come è morto come fanno a dire che potrebbe essere stato ucciso da mia moglie….?” conclude con il post pubblicato il 13 luglio.

In un secondo post pubblicato due giorni dopo mostra delle foto che riguardano la fede che indossava Viviana Parisi, ritrovata dagli investigatori. A non convincerlo sono delle “scalfitture e dei solchi”, al che dichiara nel video: “Questa è l’immagine della fede di mia moglie, la foto è stata scattata dalla polizia scientifica. Come potete notare all’interno della fede ci sono parecchie scalfitture e solchi, mi chiedo come è possibile che la fede di Viviana all’interno sia ridotta così. GIUSTIZIA & VERITÀ PER VIVIANA & GIOELE”.

Il 19 luglio Daniele Mondello mostra, sempre tramite un video breve, l’immagine della testa della moglie dopo che è stata trovata ormai cadavere e dice: “Oggi vi faccio vedere la foto della testa di mia moglie. E mi dovete spiegare come in soli cinque giorni mia moglie non ha più capelli, ma solamente un ciuffo di capelli. Nella seconda foto, dove ho fatto un cerchio verde (riferendosi a una immagine contenuta nel video, ndr.), guardare bene dentro sembra che i capelli di mia moglie siano stati strappati con violenza”. 21 luglio, scrive su Facebook: “Dal referto della tac di Gioele risulta che l’arto inferiore sinistro, nello specifico la terza parte della tibia, è amputato!! Mi chiedo questa amputazione, cioè questo taglio netto, a cosa è dovuta?”.

Le ultime novità

Infine, col proseguire dei giorni, arrivando fino a prima di Ferragosto, nella bacheca della pagina Facebook di Daniele Mondello appare un altro contenuto di una certa rilevanza – ma anche i giorni precedenti riporta elementi nuovi, come i fatti che non gli tornano per quanto riguarda l’incidente del furgone da cui sarebbero stati “rimossi gli indicatori di direzione” – e scrive: “Un ciuffo di capelli umani, è stato ritrovato su Gioele, e non è stato analizzato non è stato fatto il DNA per mancanza di bulbo…. È stato ritrovato anche su Gioele un ciuffo di peli bianchi di cane ma viene solo comparato con 4 cani, ma in quella zona ne esistono moltissimi altri cani. Durante le ricerche di Gioele non molto distante dalla zona della tragedia fu ritrovato un cane morto. L’animale presentava il muso legato con una corda e le zampe mozzate avvolte con una asciugamano. Morto per soffocamento. Il cane fu subito cremato dal veterinario dell’Asp di S.Agata di Militello quindi non è stato possibile eseguire ulteriori accertamenti. VERITÀ & GIUSTIZIA PER VIVIANA & GIOELE ❤️❤️ IO NON MI FERMO!!!!!!” conclude e si evince dalla continuità dei post pubblicati da Daniele Mondello che per lui il caso è tutt’altro che chiuso.

Immagine d’archivio