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Giappone, 76 anni fa, Hiroshima, la gaffe “atomica” del primo ministro

La città giapponese di Hiroshima commemora il 76esimo anniversario del bombardamento atomico del 6 agosto 1945 e chiede al governo di Tokio di ratificare “immediatamente” il trattato sulla proibizione delle armi nucleari.

Il sindaco, Kazumi Matsui, ha chiesto all’esecutivo di ratificare l’accordo adottato il 7 luglio 2017, aperto alla firma a New York il 20 settembre 2017, entrato in vigore il 22 gennaio 2021, ovvero 90 giorni dopo la ratifica di 50 stati.

La cerimonia annuale si è tenuta in un formato ridotto a causa della  situazione pandemica ed è iniziata con il minuto di silenzio alle 8.15, l’ora in cui l’ordigno – ‘Little Boy’ – cadde su Hiroshima  causando la morte istantanea di 70mila persone e ferendone altre decine di migliaia. Nel suo intervento Matsui ha sottolineato l’importanza di combinare gli sforzi individuali per spingere gli stati dotati di armi nucleari a modificare le proprie politiche, un’azione che ha affidato ai giovani.

La gaffe “atomica” del primo ministro giapponese durante la cerimonia

Il primo ministro giapponese Yishihida Suga ha omesso di leggere diversi passi del suo discorso, tenuto davanti ai rappresentanti dei sopravvissuti al Memoriale della Pace, epicentro della strage.

Il testo era stato anticipato ai media, alle autorità e soprattutto alla televisione di Stato. Nel corso della diretta, seguita da decine di milioni di giapponesi costretti a casa per la rapida crescita del contagio da Covid nel Paese, la tivù nazionale ha così trasmesso in sovraimpressione un testo che non corrispondeva all’audio delle parole del premier.

“Il cammino in direzione dell’abolizione non sarà facile, però un raggio di speranza brilla nei giovani”, ha affermato, sottolineando che “le armi nucleari sono la  massima violenza umana”.

“In questo giorno, 76 anni fa, un’unica arma nucleare ha provocato una sofferenza inimmaginabile per gli abitanti di questa città, uccidendo decine di migliaia di persone all’istante, decine di migliaia dopo il  bombardamento e molte altre negli anni a seguire”, ha sottolineato il  segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, in  occasione dell’anniversario. “L’unica garanzia contro l’uso di armi di armi nucleari consiste nella loro totale eliminazione”.