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Giarre (Ct), protocollo d’intesa per far fronte alle esigenze abitative dei ceti più deboli

GIARRE – Si è riunito ieri mattina, presso gli uffici del Comune di Giarre, il Comitato dei sindaci del distretto Socio sanitario D17 per l’approvazione dello schema di massima di un protocollo d’intesa per far fronte alle esigenze abitative dei ceti sociali più deboli.

All’incontro, presieduto dall’assessore alla Famiglia e alle Politiche Sociali del Comune di Giarre, Dario Li Mura, erano presenti gli assessori Carlo Copani per il Comune di Riposto, Paolo Virzi in rappresentanza del Comune di Mascali, Sebastiana Girgenti per il Comune di Fiumefreddo di Sicilia, Laura Leonardi per il Comune di Sant’Alfio, Antonino Intelisano in rappresentanza del Comune di Piedimonte Etneo e i rappresentanti dei sindacati degli inquilini: Giusy Milazzo e Elena Pulvirenti per il Sunia Sicilia, Francesco Nicolosi per il Sicet – Cisl, Giuseppe Camarda per Uniat.

Lo schema di protocollo approvato, che dovrà essere recepito da ogni Comune del distretto Socio sanitario D17 prevede la creazione di un osservatorio intercomunale sulla casa che raccolga i dati della domanda e dell’offerta avvalendosi della collaborazione di enti università e Ooss dell’inquilino che firmeranno il protocollo e l’individuazione di una posta certa nei bilanci comunali di ciascun Comune facente parte del Distretto per la manutenzione degli alloggi e immobili erp.

Inoltre, il documento prevede anche la riunificazione dei fondi per il sostegno all’affitto e alla morosità incolpevole, la creazione di una disponibilità per il cofinanziamento di progetti di riqualificazione di immobili da finanziare con i fondi comunitari.

“L’approvazione dello schema di protocollo di intesa tra distretto e sindacati degli inquilini – ha dichiarato l’assessore Dario Li Mura – è un fatto innovativo apprezzato e accolto con favore sia dai rappresentanti sindacali che dagli assessori delegati dei Sindaci del Distretto. Il diritto alla casa, gli strumenti per renderlo azionabile e venire incontro ai bisogni dei cittadini possono diventare centrali tramite l’osservatorio previsto nel protocollo, che include anche l’individuazione di risorse economiche per la riqualificazione degli alloggi Erp, gli accordi territoriali per calmierare i prezzi del mercato privato e un regolamento per affrontare le emergenze abitative”.