Palermo

Caltanissetta, Gioacchino Natoli si avvale della facoltà di non rispondere: silenzio dall’ex pm

“l dott. Natoli si è avvalso, allo stato, della facoltà di non rispondere, riservandosi di chiedere alla Procura della Repubblica un successivo interrogatorio in cui fornire ogni utile chiarimento”. Lo ha resto noto l’avvocato Fabrizio Biondo, legale dell’ex pm Gioacchino Natoli convocato in Procura a Caltanissetta per rendere interrogatorio.

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L’ex pm del pool antimafia di Palermo Gioacchino Natoli è, infatti, indagato dalla Procura di Caltanissetta per i reati di favoreggiamento alla mafia e calunnia e ha ricevuto un invito a comparire per essere interrogato.

Le accuse a Gioacchino Natoli

Le accuse gli vengono mosse nell’ambito di un filone dell’inchiesta mafia-appalti, svolta a Palermo agli inizi degli anni ’90. Secondo una delle ipotesi proprio questa vicenda sarebbe il vero movente della strage costata la vita al giudice Paolo Borsellino. A Gioacchino Natoli i Pm contestano di aver insabbiato l’indagine avviata dalla procura di Massa Carrara e confluita nel procedimento mafia-appalti per favorire esponenti mafiosi. Tra questi, l’imprenditore palermitano Antonino Bonura.

Gioacchino Natoli inoltre non avrebbe aperto alcuna indagine nei confronti dell’imprenditore Luciano Laghi e dell’imprenditore Claudio Scarafia e avrebbe chiesto l’archiviazione del procedimento. I reati sarebbero stati commessi con l’aggravante di aver agito al fine di favorire l’associazione mafiosa.