Trapani

Gioco d’azzardo, nasce ad Alcamo ambulatorio per curare la ludopatia

ALCAMO (TP) – Un ambulatorio per contrastare le dipendenze patologiche con particolare riferimento al gioco d’azzardo. Da oggi questo servizio sanitario pubblico nasce ad Alcamo, per la precisione in un bene confiscato alla mafia.

Si spalancano per l’Asp di Trapani, chiamato a gestire il servizio con proprio personale, le porte dell’immobile che si trova in via arciprete Giuseppe Virgilio. I locali sono stati concessi dal Comune, che ha avuto la disponibilità del bene strappato a Cosa nostra, in comodato d’uso gratuito.

Precisamente l’ambulatorio si va a piazzare al primo piano della palazzina, in altri piani verranno piazzate diverse realtà che sostanzialmente agiscono in ambito sociale. Ieri mattina al palazzo di città c’è stato l’atto formale con la firma di un protocollo d’intesa tra l’Azienda sanitaria provinciale di Trapani e il Comune di Alcamo. A sottoscrivere l’atto il sindaco Domenico Surdi e il dirigente dell’Asp di Trapani, Fabio Damiani, alla presenza di Guido Faillace del Sert, noto a tutti perchè da tanto tempo si dedica proprio al servizio tossicodipendenze nel distretto alcamese.

Il centro avrà specifiche competenze per la prevenzione e la cura delle dipendenze patologiche da gioco d’azzardo ed è stato affidato al Sert del Distretto di Alcamo, il Servizio per le tossicodipendenze. Nella struttura è prevista un’equipe multidisciplinare dedicata per l’individuazione di percorsi specialistici e specifici per diagnosi cura e riabilitazione del gioco d’azzardo patologico.

In buona sostanza si lavorerà mettendo in campo attività di sostegno ai soggetti ludopatici, quindi coloro i quali vivono il gioco d’azzardo come una vera e propria dipendenza. “Un altro bene confiscato alla criminalità organizzata – afferma Surdi – che sarà utilizzato a fini socialmente utili, in particolare per realizzare un centro per la ludopatia e le dipendenze collegate, un disturbo comportamentale che purtroppo comincia a far registrare svariati casi anche nella nostra realtà. Auspico che questa collaborazione possa continuare anche per altri progetti futuri, sempre a servizio della nostra collettività”.

I nuovi sviluppi delle scienze neurologiche sostengono una teoria neurobiologica unitaria che considera analogamente le dipendenze da sostanze e quelle comportamentali. Il contributo delle neuroscienze, infatti, è stato prezioso per evidenziare come queste ‘Dipendenze Comportamentali’ coinvolgano gli stessi circuiti neurali del ‘piacere’ e del ‘rinforzo’ evidenziati nelle tossicodipendenze.