“La decisione di offrire, senza ricompensa, una parte del proprio corpo, per la salute ed il benessere di un’altra persona […] si configura come un autentico atto d’amore” lo disse papa Giovanni Paolo II e proprio per queste ragioni molte persone, ogni giorno, rinascono grazie a un gesto amorevole e altruista. In Italia per sottolineare l’importanza del tema e per sensibilizzare la popolazione, con decreto del 24 gennaio 2023, il Ministero della Salute ha indetto la “Giornata per la donazione degli organi” per il 16 aprile 2023. In queste ore, infatti, in tutto il paese sono in programma moltissime iniziative volte a diffondere consapevolezza sulla questione. Le amministrazioni pubbliche sostengono la causa e favoriranno così l’informazione e la promozione della donazione di organi finalizzata al trapianto.
In tutta l’isola sono previsti eventi di sensibilizzazione come a Geraci Siculo che è il Comune tra i piccoli (meno di 5mila abitanti) con l’indice del dono più alto in assoluto. Si tratta di un paese del palermitano con 1.800 abitanti che vanta di un primato importante in una Regione come la Sicilia che non è particolarmente propensa alle donazioni. Nel territorio isolano, però, non mancheranno gli incontri sull’importante tematica.
“Geraci Siculo, in provincia di Palermo, è ancora una volta il comune più generoso d’Italia in tema di donazione di organi. Geraci Siculo ha confermato il primato raggiunto nel 2021 con un indice del dono di 94,58/100, un tasso di consensi del 96,8% e un’astensione al 6,9%: in totale, su 102 CIE emesse, sono stati registrati 92 sì alla donazione, 3 no e 7 astenuti – si legge sul sito del centro nazionale trapianti -. Si tratta in assoluto del miglior risultato tra tutti i comuni italiani, frutto di una sensibilità scaturita da una vicenda avvenuta nel 2021, alla morte di una bambina geracese di 11 anni, Marta Minutella, i cui genitori avevano voluto simbolicamente firmare il consenso alla donazione degli organi anche se poi il prelievo non era stato possibile per ragioni cliniche. La commozione generata da questa tragedia ha radicato in paese una profonda cultura della donazione. Ma gli ottimi risultati tra i comuni siciliani non si limitano solo a quello di Geraci. Nella stessa classifica dei piccoli comuni c’è al sesto posto nazionale Marianopoli (CL), con un indice del dono di 87,18/100 e il 100% dei consensi, così come tra i comuni medio-piccoli (5-30mila abitanti) al quarto posto c’è Corleone (PA) con un indice del dono di 82,05/100: anche qui, al netto del 42,9% di astenuti, nessuno ha registrato un no alla donazione nel 2022. Nella stessa classifica nazionale al decimo posto c’è anche Ribera (AG), mentre sempre al decimo posto, ma tra i comuni medio-grandi (30-100mila abitanti) c’è Monreale (PA). Meno lusinghiera la graduatoria delle province: Enna è la migliore tra le siciliane nel complesso ma è solo 79° su 107 a livello nazionale, mentre Messina è 88°, Trapani 91°, Siracusa 92°, Agrigento 93°, Palermo 98°, Ragusa 99°, Catania 100° e Caltanissetta 102°. La Sicilia è 20° tra le 21 regioni e province autonome italiane (era 19° nel 2021), con un indice del dono di 51/72 (consensi alla donazione: 59,4%), sotto la media”.
I Comuni di Taormina e Giardini Naxos, con il patrocinio dell’Asp di Messina su proposta delle rispettive Autorità Garanti della persona con Disabilità, hanno organizzato un convegno divulgativo e gratuito dal titolo “La donazione moltiplica la vita“. L’evento si terrà il 16 aprile alle 17:30 nei locali del Palazzo Duchi di Santo Stefano di Taormina.
Il 17 aprile dalle 15:30 andrà in scena il convegno pubblico sulla salute di genere e la prevenzione in provincia di Enna nella Sala Cerere, in Piazza Vittorio Emanuele a Enna. Il meeting – organizzato dalle associazioni di Volontariato e dagli organismi di tutela presenti nel Comitato Consultivo dell’ASP di Enna in collaborazione con altre istituzioni – prevede pure un momento dedicato alla donazione. Nella prima parte dell’evento, gestita dalla giornalista ennese Tiziana Tavella (presidente Assostampa Sicilia), infatti i rappresentanti dell’AVIS EN e dell’AIDO consegneranno ai genitori di Larissa Venezia, infermiera originaria di Piazza Armerina e deceduta insieme al fidanzato a 30 anni dopo un incidente stradale, la targa in segno di riconoscenza per aver scelto di donare gli organi.