Cronaca

Alessandra uccisa a martellate, Padovani la spiava sui social: “Aveva cambiato tutte le password”

Giovanni Padovani, il 27enne accusato dell’uccisione dell’ex compagna Alessandra Matteuzzi, avrebbe controllato continuamente tutte le attività della giovane sui social prima di commettere l’omicidio.

Si tratta del dettaglio che emerge dalla testimonianza contenuta nella denuncia che la donna ha fornito il 29 luglio scorso per segnalare lo stalking dell’uomo, calciatore della Sancataldese.

Le password dei profili modificate

Oltre alle richieste continue di inviargli foto e video per dimostrare dove si trovava, la donna uccisa a Bologna a martellate aveva riferito ai carabinieri che le password dei suoi profili erano state tutte modificate.

“Ho potuto constatare – raccontava – che erano state modificate sia le email che le password abbinate ai miei profili, sostituite con indirizzi di posta elettronica e password riconducibili a Padovani”.

“WhatsApp collegato a servizio per leggere messaggi”

Inoltre “ho rilevato anche che il mio profilo WhatsApp era collegato a un servizio che consente di visualizzare da un altro dispositivo tutti i messaggi da me inviati”.

“Ne ho quindi dedotto che che nei giorni in cui era stato da me ospitato era riuscito a reperire tutte le mie email e le mie password che avevo memorizzato nel telefono”.