Giustizia

Girgenti Acque, Micciché sereno: “Nulla da nascondere, tutto dichiarato”

“Non ho nulla da nascondere poiché tutto ciò che ho ricevuto da Girgenti Acque, è stato puntualmente dichiarato. Bastava chiamarmi ed avrei fornito tutte le spiegazioni e la documentazione in mio possesso. Tutti i contributi che ho ricevuto per la mia campagna elettorale, non solo quelli di Girgenti Acque, li ho puntualmente dichiarati. Ho anche la delibera del consiglio di amministrazione che ha deciso il contributo”.

Così il presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Gianfranco Miccichè, ha commentato le indiscrezioni che lo riguardano su presunti illeciti contributi elettorali nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Agrigento su Girgenti Acque.

Sulla vicenda è intervenuto anche il presidente della Regione Nello Musumeci. “Che Agrigento sia stata la culla del malaffare sul fronte delle acque in Sicilia tutti lo sapevano da decenni in Sicilia, però credo siano mancati interventi energici. Speriamo che da questo momento, grazie all’impegno della magistratura, si possa fare luce”. “Nel frattempo il nostro dipartimento – ha aggiunto Musumeci – è impegnato a capire perché in provincia di Enna l’acqua abbia tariffe tra le più altre d’Italia e anche in alcune parti della provincia di Caltanissetta”.

“Quello dell’idrico è un fronte sul quale vanno accesi tutti i riflettori senza guardare in faccia nessuno ed è quello che, per quanto di sua competenza, farà la Regione Siciliana”, ha concluso Musumeci.

Sul coinvolgimento di Micciché Musumeci ha aggiunto: “Non innamoriamoci degli avvisi di garanzia perché mi sembra un giustizialismo al quale io non intendo appartenere. Sapete come la penso, per me, sino a quando non si conclude il processo di ogni persona interessata a qualunque tipo di vicenda, rimango soltanto rispettoso delle scelte della magistratura. Sono convinto che il presidente Miccichè saprà far valere le proprie ragioni e quindi la sua assoluta estraneità ai fatti”.