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“Ho ucciso la mia ragazza”, le prime parole di Filippo Turetta alla polizia: sì a estradizione

Via libera all’estradizione di Filippo Turetta, accusato di aver ucciso l’ex fidanzata Giulia Cecchetin. In una nota diffusa stamattina dal presidente del Tribunale tedesco di Naumburg, viene ribadito che non ci sono ostacoli per la consegna del giovane alle autorità italiane.

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L’ammissione di Turetta

Lo stesso Turetta avrebbe accettato la disposizione. “Ho ucciso la mia ragazza”, sarebbero state queste le parole pronunciate dal giovane dopo essere stato fermato in Germania, confessando così l’atroce delitto compiuto nei confronti della 22enne di Vigonovo, in provincia di Venezia.

Nella macchina utilizzata per fuggire, gli agenti della Polizia tedesca avrebbero trovato un coltello da cucina con una lama di dodici centimetri, un paio di guanti e sangue ovunque. Una volta portato in Italia, Filippo Turetta verrà ascoltato dalle autorità del nostro Paese.

Giulia Cecchetin, funerali in località d’origine

Saranno celebrati a Saonara, in provincia di Padova, i funerali della ragazza brutalmente uccisa dal suo ex fidanzato. Sarebbe stata la stessa famiglia a chiedere all’amministrazione di dare l’ultimo saluto alla giovane nella sua località d’origine, con la sindaca Michela Lazzaro che avrebbe dato il proprio consenso.

Le esequie si svolgeranno dopo il via libera da parte della Procura alla riconsegna del corpo dopo lo svolgimento dell’autopsia. La tumulazione di Giulia Cecchetin avverrà nello stesso cimitero dove attualmente riposa la madre, scomparsa un anno fa.