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Giunta in Sicilia, non c’è ancora intesa: chi sono i probabili assessori e gli outsider, incertezze sulle deleghe

La diciottesima legislatura inizia tra mille nodi ancora da sciogliere e con una frattura all’interno di Forza Italia. Se l’Ars da oggi sarà interamente insediata e probabilmente anche con un presidente eletto, la composizione della giunta è ancora sospesa tra dubbi e veti. Quando sembrava tutto definito da da Roma, arriva il pressing di Francesco Lollobrigida affinché Francesco Scarpinato, secondo dei non eletti nella lista a Palermo, entri a far parte della squadra di Schifani. Nelle file di Fratelli d’Italia, al momento sono in corsa per un posto in giunta Alessandro Aricò, Giusy Savarino, Giorgio Assenza ed Elvira Amata. E non si esclude che la scelta possa ricadere anche sull’ex assessore alla Salute Ruggero Razza o sulla moglie Elena Pagana.

Nessuna certezza anche sulle deleghe. Fino a pochi giorni fa sembrava fatta la nomina del forzista Edy Tamajo allo Sport e al Turismo, ma ora il partito di Giorgia Meloni torna a rivendicare la delega che è stata di Manlio Messina. In questo caso Tamajo potrebbe andare alle Attività produttive, chieste però dalla Dc Nuova di Totò Cuffaro, che ha indicato Nuccia Albano (a cui potrebbe toccare l’assessorato alla Famiglia). E non è ancora certo l’incarico all’Energia per l’autonomista Roberto Di Mauro. Un’altra grossa incognita riguarda Gianfranco Micciché che prima dell’insediamento all’Ars ha, di fatto scaricato Schifani.

Il coordinatore azzurro potrebbe essere scelto per la guida della Commissione Ambiente o di quella al Lavoro, in quel caso potrebbe lasciare l’Ars. Dice di non aver ancora deciso. Intanto però ha detto di voler uscire dalla maggioranza e ha attaccato Schifani accusandolo di non rispettare la volontà del partito. Una frattura netta all’interno di Forza Italia. Nelle scorse settimane Miccichè aveva chiesto l’assessorato alla Salute, che però dovrebbe andare a Giovanna Volo, fino a due anni fa direttore sanitario del Policlinico palermitano, oggi in pensione. Si tratta di un tecnico esperto del settore e gradito a Forza Italia. Giovanna Volo, nissena, vincerebbe così la concorrenza di del magistrato Anna Maria Palma, ex capo di gabinetto dello stesso Schifani quando era presidente del Senato, e di Daniela Faraoni, attuale direttore generale dell’Asp di Palermo.

Per Forza Italia, oltre alla Salute e all’incarico per Tamajo, sembra sicura la destinazione del catanese Marco Falcone all’Economia. La Lega sarebbe pronta a schierare Luca Sammartino all’Agricoltura – che avrebbe anche il ruolo di vice presidente della Regione – e Vincenzo Figuccia ai Beni Culturali. Per la Dc di Cuffaro, oltre a Nuccia Albano, si profila un posto in giunta per Andrea Messina, ex sindaco di San Giovanni La Punta, a cui spetterebbe la delega alla Funzione Pubblica e delle Autonomie locali.

Ma dietro ai papabili ci sono i nomi di alcuni outsider non ancora fuori dai giochi. Tra questi l’autonomista Luigi Genovese, non eletto a Messina per uno scarto di trenta voti, e i leghisti Carmelo Pullara e Giovanni Cafeo.