Ancora polemiche all’ordine degli avvocati di Palermo.
Questa volta, a finire nel mirino è il regolamento interno del Consiglio approvato a maggioranza lo scorso 25 luglio, adesso impugnato davanti al Tribunale amministrativo di Sicilia dagli avvocati Vincenzo e Sergio Sparti.
“Abbiamo dovuto – afferma Vincenzo Sparti consigliere dell’ordine- impugnare il provvedimento per tutelare i nostri diritti inviolabili e i diritti di tutti gli avvocati palermitani. Il regolamento prevede, in contrasto delle leggi, che l’attività del consiglio è coperta dal segreto imponendo un dovere assoluto di segretezza per ogni consigliere su fatti e circostanze in qualunque modo apprese nell’ambito del mandato”.
“E preveden sanzioni disciplinari nel caso di inosservanza – aggiunge Sparti – limitando il diritto costituzionale e inviolabile di ogni consigliere di manifestare liberamente il pensiero e pregiudicando, altresì, il diritto della collettività di avvocati e dell’utenza in genere a conoscere ciò che avviene all’interno del Consiglio di Palermo, in violazione delle norme sulla trasparenza della pubblica amministrazione”.