Rinviare l’entrata in vigore della riforma Cartabia, prevista per il primo novembre. È la richiesta dell’Associazione italiana giovani avvocati (Aiga) al neo ministro della Giustizia Carlo Nordio. “Chiediamo un confronto con il guardasigilli sullo stato dell’arte della giustizia appena sarà stilata una agenda di incontri – sottolinea il presidente, Francesco Paolo Perchinunno – perché anche se gli obiettivi della riforma Cartabia sono da salutare con favore, è necessario lavorare da un lato per dare concretezza alle sostanziali finalità perseguite dalla norma e dall’altro per apportare quei necessari interventi correttivi per superare le sue evidenti storture”.
Pur accogliendo con “assoluto favore” alcuni punti “come quello che introduce il processo penale telematico quale regola generale”, il responsabile del Dipartimento sulla riforma del processo penale di Aiga, Mario Aiezza, evidenzia la necessità di “prevedere un regime transitorio, anche in ragione delle attese norme di attuazione, che consenta di evitare che, in tale lasso temporale, possano aversi disomogenee prassi territoriali che vadano a vanificare le virtuose finalità di ammodernamento ed efficientemente apportate dalla riforma.”