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Giustizia, Bonafede a Marsala: “Settore al collasso”

MARSALA (TP) – Il ministro della giustizia, Alfonso Bonafede ha fatto visita ieri al Tribunale di Marsala, dove è stato accolto dalla presidente Alessandra Camassa e dal procuratore capo Vincenzo Pantaleo. Il Guardasigilli ha incontrato magistrati, avvocati e personale del palazzo di giustizia nell’aula Paolo Borsellino.

“Abbiamo trovato una giustizia veramente al collasso sotto tanti punti vista, da quello del personale all’edilizia – ha detto il ministro Bonafede – E questo perché prima lo Stato metteva la giustizia non proprio tra le priorità del Paese. Noi, in finanziaria, abbiamo inserito l’aumento della pianta organica con l’assunzione tramite concorsi di tremila unità di personale amministrativo e 600 magistrati. Nell’arco di due anni, saranno assunti circa 4500 nuove unità di personale”.
Bonafede ha anche detto che finora la giustizia ha funzionato grazie anche ai precari della magistratura. “Noi abbiamo pensato anche a loro. Certo, non diventeranno magistrati, ma avranno una vita più dignitosa. Lo Stato non può contrastare il lavoro nero e poi comportarsi come è stato fatto con i precari della giustizia”.

Sull’entrata in funzione, a partire dal prossimo 1 ottobre, del nuovo Palazzo di Giustizia di Marsala, il ministro Bonafede ha poi osservato: “I lavori di costruzione della struttura sono iniziati nel 2007, mentre il progetto è del 2000. E anche altrove i tempi sono stati di 10 o 15 anni. Questa è l’immagine di come sono andate finora le cose per la giustizia in Italia. Cioè con uno Stato che non considerava la tempestività dell’intervento, ma andava sempre piano piano perché questo settore poteva sempre aspettare. Adesso, però, per me, la giustizia non deve più aspettare. Ha aspettato troppo”.

Il ministro ha anche visitato i locali del nuovo palazzo di giustizia che entrerà in funzione il prossimo ottobre. La nuova struttura è a circa 300 metri da quella attuale.
“Il Tribunale di Marsala rappresenta un’eccellenza a livello nazionale. Come trapela dai numeri delle cause smaltite. Ma non solo per questo. Si tratta di un presidio di legalità in un territorio come questo, dove c’è un alto livello di infiltrazione della criminalità organizzata. E quindi lo Stato deve custodire questi presidi di legalità e dare loro dei segnali di vicinanza”.

Il ministro Bonafede, è stato invitato dal presidente del Tribunale, Alessandra Camassa, alla cerimonia di inaugurazione della nuova struttura giudiziaria, che per molti anni è stato in attesa di essere terminato.
R.P.