Ragusa

Giustizia, continua la polemica sul Tribunale di Ragusa

RAGUSA – Il comitato pro-tribunale di Modica torna alla ribalta dopo qualche mese di “silenzi”. Una nuova protesta è stata portata avanti a Ragusa, in Piazza San Giovanni, per discutere della precaria organizzazione dell’attività giudiziaria nel comune capoluogo.

Al centro del dibattito la pericolosità della struttura iblea, non antisismica, proprio in occasione dell’anniversario del terremoto che nel 1693 provocò migliaia di vittime in provincia.

Nel corso di oltre dieci anni – ha sottolineato il portavoce del comitato Enzo Galazzo – nulla è stato tuttavia fatto, né dalle Amministrazioni che si sono succedute, proprietarie dell’immobile, né da parte degli Uffici che quell’immobile lo gestiscono. Ed invero, mentre rimangono inesitati gli interventi strutturali sollecitati un decennio fa ‘con la massima urgenza’ e la stessa pratica relativa alla scala antincendio, si rimane indifferenti a quel che avviene in queste settimane segnatamente alla scossa sismica di grado 4,4 Richter che appena qualche settima fa, il 22 dicembre 2020, ha interessato il nostro territorio e gran parte dell’intera Regione”.

Il Comitato pro Tribunale ha più volte rappresentato alle Autorità, amministrative e giudiziarie, la necessità di assumere in via precauzionale iniziative “per fronteggiare il rischio sismico del palazzo di giustizia di Ragusa del quale sono note e documentate le criticità strutturali – hanno evidenziato dal comitato – segnalate sin dal 5.7.2010 dall’allora presidente del Tribunale, Domenico Brancatelli, congiuntamente al procuratore della Repubblica, Carmelo Petralia, poi reiterate dai capi degli uffici giudiziari con nota del 3 ottobre 2013”.

L’incontro, organizzato insieme all’associazione Confronto, con gli avvocati Giulio Ottaviano e Enzo Cavallo, è servito a denunciare ulteriormente la non idoneità dei locali usati attualmente nella struttura ragusana visto che “gli uffici giudiziari della provincia sono stati ‘sistemati’ in locali inidonei, insufficienti, per nulla funzionali e, prima di ogni cosa, privi dei requisiti richiesti dalla sia sul piano antisismico e della sicurezza nei luoghi di lavoro, sia per quanto riguarda l’accessibilità e la erogazione dei servizi agli utenti di tutto il territorio ibleo”.

“Al contempo – ha ancora aggiunto Galazzo – non si ritiene di utilizzare, a servizio del Tribunale di Ragusa, la struttura del Palazzo di Giustizia di Modica, già sede del Tribunale accorpato, moderna e antisismica, inaugurata nel 2004 con un costo di dodici milioni di euro circa. E ciò pure a fronte della emergenza Covid 19 che consentirebbe di gestire al meglio le restrizioni imposte dal Governo, prime tra tutte l’obbligo del distanziamento”.