Cronaca

Giustizia, uccisa dal marito, ok al ricorso dei figli

È stato accolto dalla Cassazione il ricorso dei tre figli di Marianna Manduca contro la sentenza d’appello che aveva negato loro il diritto a 259mila euro di risarcimento per la mancata tutela della loro madre da parte dello Stato.

La donna era stata uccisa nel 2002 a a Palagonia (Catania), dal marito Saverio Nolfo che la Manduca aveva invano denunciato per ben dodici volte, senza ottenere alcuna protezione dallo Stato.

La Procura della Repubblica di Caltagirone (Catania), infatti, non si attivò e il tribunale di Messina in primo grado parlò di “negligenza inescusabile”. Ma la tesi fu ribaltata in secondo grado.

Adesso il caso sarà nuovamente esaminato dalla Corte di Appello di Catanzaro, designata dalla Cassazione come giudice del rinvio, a seguito dell’annullamento del verdetto emesso dalla Corte di Appello di Messina il 19 marzo 2019.

Con questo verdetto emesso dalla Terza sezione civile in materia di “responsabilità dei magistrati”, i supremi giudici hanno accolto il ricorso di Carmelo Calì, il cugino di Marianna Manduca, che ha adottato i tre figli rimasti orfani della mamma e che in loro nome si è costituito in giudizio contro la Presidenza del Consiglio dei ministri.

Quest’ultima aveva ottenuto la revoca dell’indennizzo con una sentenza che aveva suscitato polemiche e indignazione.

Nolfo è stato condannato a 21 anni di reclusione in primo grado.