Siracusa

Gli occhi della Procura sulla “pioggia oleosa” nel Siracusano

SIRACUSA – Il fenomeno della “pioggia oleosa” a Città Giardino, frazione di Melilli, e a Belvedere, frazione di Siracusa, registrato nei giorni scorsi ha suscitato grande allarme tra la popolazione e ha portato all’intervento delle autorità competenti per capire l’origine e le implicazioni di questo evento insolito.

La pioggia oleosa su Melilli e Belvedere

La “pioggia oleosa” si è manifestata sotto forma di una sostanza scivolosa, appiccicosa e oleosa che ha ricoperto strade, veicoli, abitazioni e altre superfici. Le autorità locali, tra cui l’Arpa Sicilia (Agenzia regionale per la Protezione dell’Ambiente), hanno avviato indagini approfondite per identificare la composizione della sostanza oleosa e determinare la sua origine. Sono stati raccolti campioni di pioggia e residui per le analisi chimiche, al fine di comprendere se si tratta di un prodotto industriale specifico e di valutare eventuali rischi per la salute pubblica.

Sequestro dell’impianto Topping della raffineria Isab Sud di Priolo

Sul posto, per espletare gli accertamenti di competenza anche Agenti della Polizia locale, Carabinieri, Vigili del Fuoco, coordinati della Procura della Repubblica aretusea. Quest’ultima ha disposto il sequestro dell’impianto Topping della raffineria Isab Sud di Priolo da dove è fuoriuscita la pioggia oleosa. L’azienda Goi Energy/ Raffineria Isab lo scorso 26 agosto aveva fatto sapere agli enti competenti tra cui il Comune di Melilli, che “si è verificato lo sfiaccolamento di una torcia dovuto a un fuori servizio avvenuto nell’impianto U100 alle 05.32”.

Con successiva nota pervenuta nel tardo pomeriggio del 26 la stessa Azienda ha riferito che tale evento imprevisto/incidentale “si è generato dalla testa della colonna dell’impianto U100 (Topping) del sito Impianti Sud a seguito di un transitorio operativo anomalo dal quale è scaturito il rilascio in quota di prodotto idrocarburico sotto forma di emissione vaporizzata. Sono stati attivati i sopralluoghi finalizzati ad individuare le aree coinvolte per le quali saranno prontamente messi in atto gli opportuni interventi di messa in sicurezza”.

L’azienda dopo il provvedimento di sequestro dell’impianto in oggetto da parte della Procura di Siracusa ha reso noto che nonostante il provvedimento cautelare l’impianto è ripartito poiché se fosse stato bloccato si sarebbe dovuto arrestare l’intero processo di raffinazione. La Procura, tuttavia, ha imposto di non apportare alcuna modifica all’impianto allo scopo di verificare, attraverso i suoi esperti, quali siano state le cause del malfunzionamento. Secondo le indagini degli inquirenti la pioggia oleosa sarebbe una miscela di acqua e prodotti idrocarburici.

L’azienda ha precisato che le gocce non sarebbero state dovute allo sfiaccolamento, fenomeno che si verifica quando l’impianto viene bloccato, ma a un problema verificatosi nell’area denominata Topping, per la distillazione primaria del petrolio grezzo, trasportato dalle petroliere. Di conseguenza si è verificata probabilmente una sovrappressione che ha attivato le valvole di sicurezza, ma su questo aspetto i tecnici della raffineria stanno effettuando ulteriori verifiche per comprendere la dinamica dell’incidente.

In relazione alla pioggia oleosa il deputato regionale del Pd, Tiziano Spada, ha chiesto la convocazione urgente in audizione dell’assessore al Territorio e Ambiente, del direttore dell’Arpa, nonché delle quattro principali aziende che gestiscono gli impianti di raffinazione nella zona industriale di Siracusa. Il senatore Antonio Nicita del Pd, ha depositato una interrogazione ai ministri Pichetto Fratin, Urso e Schillaci in merito agli eventi che si sono verificati nella zona industriale siracusana. I consiglieri comunali aretusei di Forza Italia, Burti, De Simone, Gennuso, Marino e Messina, hanno chiesto che le autorità competenti attivino urgentemente misure di sostegno e rimborsi per chi ha subito danni.