Immondizia ovunque, strade impraticabili, sanità pubblica in ginocchio che deve essere, incredibile, assistita per le liste di attesa dalla sanità privata, e soprattutto un allarme desertificazione con una crisi idrica esiziale per il comparto. agroalimentare davanti agli occhi. Ma per il Parlamento regionale siciliano questa realtà, evidente ad Agrigento, o a Caltanissetta, dove i cittadini abbandonati dalla politica regionale scrivono a Mattarella per chiedere un bene primario comune come l’acqua, non esiste, non la vedono avendo la testa sotto la sabbia.
Come degli struzzi votano una manovra atroce che nemmeno Il vituperato Cuffaro ai tempi delle tabelle H faceva. La strategia economica di questa manovra è presto detta, 950.000 euro per i deputati di maggioranza e 650.000 per quelli di opposizione, come se le sagre paesane o i festival del cinema possano far piovere acqua nelle riarse campagne siciliane, o a Bagheria che si è vista interrompere la fornitura idrica per lo scoppio di una condotta della società di distribuzione. L’iceberg è davanti a loro, in questo caso lo spopolamento dell’isola come nel Darfour, e loro mance, marchette ad amici, parenti e affini. Non temono costoro un vespro siciliano è evidente, i siculi si sono da allora ammansiti e rimbecilliti, senza nessuno che li svegli se l’opposizione si fa pagare le marchette in Aula.
E tutto questo spendendo, in minuscola parte, il nome di Pio La Torre, che se i suoi colleghi di partito gli avessero chiesto di partecipare a questa indegna sagra della clientela forse gli avrebbe sparato. Avevano una solo opportunità per votare, di fatto per compravendita, questa manovra unanime. Destinare tutti i 220 mln alla crisi idrica, trasformando i dissalatori a osmosi inversa, come fanno in Israele da 50 anni, e collaudare o riparare a tempo cinese un paio di dighe.
Niente di tutto questo, hanno scelto vergognosamente di spartirsi una oscena tabella di “piccioli”, che dalla lettera H han portato all’omega, il bonus lavastoviglie contro la crisi idrica in una riffa che può premiare mille persone, la morte della politica. La metafora degli struzzi con la testa sotto la sabbia tra pochi anni sarà la realtà di tutti noi che vivremo in una terra bellissima che noi siciliani, insieme ai cambiamenti climatici, porteremo a diventare un deserto.
Così è se vi pare