ROMA – Iscrizioni on line, il “dado è tratto”. Le famiglie e gli studenti hanno effettuato le loro scelte a partire dal 7 gennaio attraverso la piattaforma messa a disposizione dal Ministero dell’Istruzione. La procedura era on line per le classi prime delle Scuole primarie e per le Secondarie di I e II grado, tramite domanda cartacea per la Scuola dell’infanzia. Facoltativa l’adesione al sistema elettronico da parte delle scuole paritarie.
Secondo i dati elaborati i Licei si confermano in testa alle preferenze. Il 56,3% delle domande presentate per le classi prime della Secondaria di II grado ha riguardato, infatti, un indirizzo liceale. Un dato in crescita rispetto al 55,4% dell’anno scorso. Gli Istituti tecnici passano al 30,8% dal 31% del 2019/2020. Calano leggermente i Professionali, dal 13,6% al 12,9%.
Sostanzialmente stabile il dato del Classico, al 6,7% (6,8% un anno fa). Cresce l’interesse per gli indirizzi del Liceo scientifico, che complessivamente salgono al 26,2% dal 25,5% del 2019/2020. Nel dettaglio, il 15,5% ha scelto lo Scientifico tradizionale (0,1% in più rispetto a un anno fa); l’opzione Scienze applicate sale dall’8,4% all’8,9%; la sezione a indirizzo Sportivo è all’1,8% (1,7% lo scorso anno).
Diminuiscono le iscrizioni al Liceo linguistico, 8,8% rispetto al 9,3% del 2019/2020. In crescita l’Artistico, dal 4% al 4,4% e il Liceo delle Scienze umane, dall’8,3% all’8,7%. Stabili il Liceo europeo/internazionale (0,5%) e i Licei musicali e coreutici (1%).
Anche per il 2020/2021, uno studente su tre ha scelto un Istituto tecnico (il 30,8% rispetto al 31% dello scorso anno). Il Settore Economico è all’11,2% (l’anno scorso 11,4%); il Settore Tecnologico è stabile al 19,6%. I Professionali scendono al 12,9% rispetto al 13,6% del 2019/2020.
Il 45,8% delle famiglie che hanno effettuato l’iscrizione per la Scuola primaria ha optato per il tempo pieno. Un dato in crescita rispetto al 44,4% di un anno fa. La regione con la più alta percentuale di scelta del tempo pieno è il Lazio (64,3%). Seguono Piemonte (62,3%), Toscana (60,3%) e Liguria (60,1%). La percentuale più bassa si registra in Molise (13,6%), Sicilia (15,6%), Puglia (21,1%), Campania (27,7%).
Il 69,4% delle famiglie ha effettuato autonomamente l’iscrizione on line, senza bisogno dell’intermediazione della scuola. Un dato leggermente in crescita rispetto al 69,11% del 2019/2020, con al vertice Friuli Venezia-Giulia (88,3%), Veneto (86,3%) e Lombardia (85,3%). Le regioni che hanno fatto meno ricorso alla procedura informatica sono Campania (38,1%), Puglia (39%) e Sicilia (40,1%).