Società

Global Citizen Live, concerto per il pianeta e i suoi cittadini

Questo è il week end del Global Citizen Live, concerto di musica diffusa da New York, Londra, Parigi, Los Angeles, Rio de Janeiro, Sidney, Lagos, Seul e Mumbai. L’obiettivo del concerto per il “Cittadino globale” è quello di salvare il pianeta e sconfiggere la povertà entro il 2030.

Sui vari palchi, centinaia di big della musica davanti a oltre centomila spettatori in presenza e almeno un miliardo alla tv. Numeri da far impallidire persino il mitico ‘juke box globale’ del Live Aid del 1985. Ad esibirsi tra New York, Londra, Parigi, Los Angeles, Rio de Janeiro, Sidney, Lagos, Seul e Mumbai artisti del calibro di Elton John, Stevie Wonder, Ed Sheeran, Coldplay, Jennifer Lopez, Demi Lovato, Duran Duran. Spazio anche per i Maneskin in collegamento dalla capitale francese e per Andrea Bocelli dalla Toscana.

Ovazione nel Central Park per Harry e Meghan: “La questione dei vaccini riguarda i diritti umani”.

L’appello degli organizzatori è rivolto a tutti i leader (in particolare quelli delle potenze del G7), ai filantropi di tutto il mondo e al settore privato delle grandi aziende e delle multinazionali, perchè si prendano decisioni immediate e si investa pesantemente sul futuro e su uno sviluppo sostenibile del pianeta.

“Ai Paesi più ricchi – ha spiegato Hugh Evans, amministratore delegato dell’associazione Global Citizen fondata nel 2008 – chiediamo che venga mantenuta la promessa di stanziare cento miliardi di dollari l’anno per aiutare i Paesi in via di sviluppo ad affrontare la crisi del clima e la sfida ambientale, e la distribuzione di un miliardo di dosi di vaccino anti Covid per tutti i Paesi poveri. Ma chiediamo soprattutto che si stanzino sessanta miliardi di dollari per la sicurezza alimentare e per assicurare i pasti a 41 milioni di persone che nel mondo soffrono di fame e vivono sull’orlo dell’inedia”.

Un appello particolare viene poi rivolto all’opinione pubblica statunitense perché prema sull’amministrazione e sul Congresso per il varo della più vasta legge ambientale della storia americana, per centrare l’obiettivo di ridurre le emissioni inquinanti di almeno il 50% entro il 2030.

Un provvedimento che sta per essere votato a Capitol Hill.

Un messaggio potente, dunque, affidato alla musica, e amplificato non solo dai tanti artisti che hanno aderito all’iniziativa, ma anche da diverse personalità del mondo della cultura e della politica che hanno voluto dare il loro contributo per sensibilizzare l’opinione pubblica mondiale.

Come i duchi di Sussex Harry d’Inghilterra e Meghan Markle, presenti sul palco del Central Park di New York.

O il presidente del consiglio Mario Draghi che ha affidato il suo messaggio contro la fame nel mondo a una clip in cui compare insieme ad altri leder mondiali.

Mentre la presidente della commissione Ue Ursula von der Leyen dal palco di Parigi ha annunciato centoquaranta milioni di euro per la sicurezza alimentare: “Il nostro messaggio è chiaro: vogliamo porre fine alla pandemia, al riscaldamento climatico e alla fame nel mondo. Questa è la visione dell’Europa. Dobbiamo agire tutti insieme e i più ricchi devono dare di più”.