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Green pass negli alberghi, per Assoturismo e Federalberghi il male minore

“Se questa è una delle precauzioni che ci consentono di continuare a lavorare ed evitare i mini-lockdown dello scorso Natale, nostro malgrado la accettiamo”.

Lo ha dichiarato Vittorio Messina, siciliano e presidente nazionale di Assoturismo-Confesercenti riguardo al Green pass, che da adesso in poi sarà obbligatorio anche in albergo.

Vittorio Messina presidente nazionale assoturismo

“La considerazione che si fa sempre più strada – ha aggiunto – è che ormai dobbiamo convivere con il covid, ogni sei mesi fare una nuova dose di vaccino e dovremmo capire tutti che vaccinarci è una necessità perché altrimenti corriamo ripetutamente il rischio di mini-lockdown.

A Milano adesso si cammina con le mascherine anche all’aperto, il Friuli è in zona gialla ed è quindi chiaro che si tratta di una situazione da monitorare continuamente con tutte le contromisure possibili. Ovviamente tutto quello che limita commercio e turismo non può essere visto benissimo da noi, però se questo è un sistema che ci consente di lavorare, ripeto, lo accettiamo”.

Al presidente nazionale di Assoturismo abbiamo chiesto se il green pass obbligatorio possa influire o meno sugli arrivi dei turisti nella nostra regione.

“Indubbiamente – ha risposto – per Natale più che disdette ci saranno mancate prenotazioni, perché il turismo sarà di prossimità con prenotazioni dunque in extremis, non tanto per il super green pass quanto per le notizie legate alle impennate nei contagi che influiscono sulla psicologia dei viaggiatori ed è dunque opportuno che anche i no-vax comprendano che sarebbe preferibile vaccinarsi”.

Vittorio Messina, per concludere, ci fa un piccolo quadro della situazione riguardante i flussi turistici degli ultimi mesi e di quelli avvenire.

“A livello nazionale, – sottolinea – il ponte di Ognissanti ha gratificato più il nord, con le città d’arte, rispetto al Mezzogiorno d’Italia che già per la verità aveva goduto delle cinque settimane di overbooking estive. Ora noi eravamo proiettati verso Natale e Capodanno e lo stop dovuto alle notizie sulle impennate dei contagi ci fa tanto male perché adesso saremo fermi fino alla primavera del 2022”.

Sul tema della certificazione obbligatoria in albergo è intervenuto, attraverso un comunicato di Assohotel nazionale, Nicola Scolamacchia, vicepresidente vicario dell’associazione.

“Il Green Pass obbligatorio in albergo – ha detto – era una misura attesa. Ora, però, è opportuna una revisione del rigido sistema dei protocolli di somministrazione, concepito nel maggio 2020, quando non c’era ancora né vaccino né certificazione verde. Con tutti gli ospiti muniti di Green pass, mascherina quando si è in piedi – davanti al buffet – procedura di sanificazione delle mani con gel (presente al buffet) e distanziamento, è ora di tornare alla modalità self-service abolendo il buffet servito, tutto in piena sicurezza e mantenendo in capo alle strutture ricettive l’onere dei controlli sulla corretta applicazione delle misure sanitarie (certificazione Covid, distanziamento, sanificazione, etc.)”.

Nicola Farruggio

A tal proposito abbiamo ascoltato Nicola Farruggio, vice presidente vicario di Federalberghi Sicilia . “Noi abbiamo favorevolmente recepito anche questa introduzione del green pass. – sottolinea – Tra l’altro negli alberghi è previsto il green pass base e dunque anche il tampone negativo sia antiigienico che molecolare è sufficiente per potere fruire delle strutture ricettive.

I clienti alloggiati, comunque, per fare colazione o cenare in albergo non hanno necessità di particolari restrizioni se non quelle già previste e che comunque ci hanno consentito di potere offrire servizi assolutamente adeguati agli ospiti già in questa stagione così come in quella passata anche con grande soddisfazione da parte dei clienti stessi perché è tutto abbastanza sicuro.

Io direi che viviamo ancora un momento da comprendere bene anche in funzione di queste nuove varianti che, tra qualche settimana, ci costringeranno probabilmente a rivedere dei provvedimenti, quindi, in questo momento l’importante è che i nostri clienti siano vaccinati e i soggiorni sicuri per evitare ulteriori chiusure che per noi sarebbero devastanti.

Dobbiamo stare bene attenti, ancora forse il momento non è propizio per ritornare alla piena normalità visto che i contagi stanno crescendo e ben vengano dunque le misure restrittive ma che consentano l’operatività delle strutture alberghiere e non le chiusure come è accaduto lo scorso anno proprio sotto Natale e Capodanno. Il provvedimento che riguarda il green pass base, inoltre, dovrebbe essere applicato a tutti i turisti, a prescindere dal fatto che vadano in alberghi o appartamenti o abitazioni per turisti, quindi anche per le locazioni brevi”.

Roberto Pelos