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Green pass, Conftrasporto, “Camionisti italiani discriminati”

“Gli autotrasportatori italiani sono discriminati rispetto a quelli stranieri, forse gli uni contagiano e gli altri no. Il rischio è che i rifornimenti non arrivino proprio nel momento in cui comincia la campagna natalizia degli acquisti. Dobbiamo farci sostituire dalle aziende straniere?”. Lo ha detto il presidente di Conftrasporto, Paolo Uggè, nella trasmissione “L’Italia s’è desta”, su Radio Cusano Campus ricordando che “durante il lockdown gli autotrasportatori erano considerati eroi, adesso quei protocolli di sicurezza non vanno più bene e non si capisce perché. Chi firma i provvedimenti non conosce la materia”.

“Abbiamo due ministri – prosegue Uggè – che hanno deciso di emanare questa circolare che di fatto consente ai conducenti delle imprese estere di andare a caricare anche senza green pass e non lo consente ai vettori italiani. Ma se ha funzionato fino ad oggi il protocollo d’intesa che abbiamo stilato col governo e non ci sono stati contagi, per quale motivo dobbiamo penalizzare gli autotrasportatori italiani senza green pass? Noi siamo assolutamente pro-vaccino, ma siamo contro queste misure – ha rilevato – Oggi l’autotrasportatore italiano senza green pass secondo le regole dovrebbe essere sospeso dall’azienda”. “Questi signori che firmano i provvedimenti non conoscono la materia che trattano, non è possibile che l’autotrasportatore rimanga nella propria cabina se deve fare operazioni come quella delle bisarche – ha osservato Uggè – Allora, qual è la differenza? L’autotrasportatore italiano diffonde il virus e quello straniero no? Ce lo dicano”.