Sanità

Green pass, controlli in vacanza e prime multe, al Nord



Il Green pass è obbligatorio da una settimana e, mentre le città e i centri turistici italiani si preparano a intensificare i controlli in vista del Ferragosto, cominciano a essere registrate le prime sanzioni, per la precisione a Treviso, Milano e Padova.

Non accennano a placarsi, intanto, anche le proteste e gli appelli contro la “dittatura sanitaria” – che l’opinione pubblica cataloga ormai come sterili se non strumentali – soprattutto su quei social abitati, secondo la definizione di Umberto Eco, da “Legioni di imbecilli”.

‘No Green pass’ e diffusione del virus

E nei prossimi giorni il piccolo popolo del “no Green pass” tornerà in piazza per le ennesime manifestazioni che non hanno alcun risultato se non quello di diffondere il virus perché questi signori, ovviamente, non indossano le mascherine. Poi si ammaleranno e andranno a far crescere i ricoveri. E causeranno il passaggio dei territori in zona gialla o arancione. Continuando a cianciare di “dittature sanitarie” sui social network dove i gruppi “no Green pass” continuano a raccogliere adesioni di ora in ora segnalando locali, bar e ristoranti che, a loro dire, non chiederebbero il certificato.

La bufala dell’autocertificazione sanitaria

E a proposito di bufale e creduloni, nei gruppi Facebook comincia anche a circolare una presunta “autocertificazione sanitaria” che sostituirebbe il Green pass.

A sostenere che si possa usare sono anche alcuni sedicenti avvocati, i cui nomi vengono indicati come “punti di riferimento” per l’intero “movimento”, ovviamente manovrato dalla destra e in particolare da quella estrema: per il prossimo 28 agosto, Forza Nuova – il cui capo, Roberto Fiore, ha dichiarato di aver denunciato Conte e Draghi in 140 Procure – ha chiamato a raccolta i manifestanti in piazza del Popolo a Roma. Per quello che, verosimilmente, sarà un ennesimo flop.
Anche perché alla manifestazione non parteciperà, stavolta, probabilmente per evitare strumentalazzazioni politiche, il movimento di IoApro.

I controlli di Ferragosto

Per fortuna, con il Ferragosto alle porte, l’indicazione da parte del Viminale è quella di intensificare i controlli, pur con discrezione, affidando alle Prefetture il compito di organizzare l’impiego delle forze dell’ordine sul territorio.

Particolare attenzione sarà rivolta, ovviamente, ai principali luoghi di villeggiatura, soprattutto tenuto in considerazione che le discoteche sono ancora chiuse e che di conseguenza aumenta il rischio di assembramenti in spiagge, strade o piazze della movida.

L’obiettivo è quello di garantire il rispetto delle norme anti-Covid, dal distanziamento all’obbligo delle mascherine al chiuso, fino alla verifica del Green pass.

Le prime multe a Milano e Treviso

Le prime multe, come detto, sono state registrate in Lombardia e Veneto. A Milano un giovane di vent’anni è stato multato dalla Polizia perché, in palestra, stava utilizzando un certificato non suo. Il ragazzo, che ora rischia anche la denuncia qualora il documento risultasse falsificato, era stato invitato a mostrare i documenti dal titolare della palestra, il quale, di fronte al rifiuto, ha chiamato gli agenti.

Sempre a Milano multato anche un uomo di 68 anni che si era intrufolato in un cinema all’aperto di Lambrate nonostante il tentativo di fermarlo dei gestori, che hanno avvisato le forze dell’ordine. L’uomo è stato anche denunciato per resistenza a pubblico ufficiale dopo essersi rifiutato di mostrare il Green pass.

A Treviso cinque clienti di una sala scommesse sono stati trovati sprovvisti del Green pass e ora dovranno pagare multe tra quattrocento e mille euro come previsto dalla normativa.

Tensione, invece, a Padova dove un tunisino di 46 anni è stato allontanato dalla Polizia dopo aver tentato diverse volte di sedersi in un bar nonostante fosse sprovvisto della certificazione verde. L’uomo ha ricevuto un ordine di espulsione ed è stato trasferito al centro per il rimpatrio di Gradisca d’Isonzo.

Green pass e mense

Fa ancora discutere, poi, l’obbligo del pass nelle mense.

Oggi i 650 dipendenti della Hanon Systems di Campiglione Fenile, azienda torinese specializzata in componenti elettronici, sciopereranno per due ore contro le disposizioni che, denunciano i sindacati, discriminano i lavoratori in base al loro status vaccinale.

L’azienda tira dritto nonostante la precisazione della Regione Piemonte che in una nota ha spiegato come non ci sia l’obbligo del Green pass per accedere alle mense aziendali, “fermo restando il rispetto dei protocolli o delle linee guida dirette a prevenire o contenere il contagio”.