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Green Pass, certificati falsi su Telegram, si spende fino a 200 euro

Cresce il mercato nero dei green pass falsi, un’industria che si espande di pari passo all’avanzare delle restrizioni dei governi.

Il raggio d’azione si è esteso a 29 paesi, tra questi c’è l’Italia, i prezzi variano da 85 a 200 dollari per ogni certificato.

A dare una aggiornamento sulla situazione è la società di sicurezza Check Point Research, che monitora da un anno il fenomeno.

Dal dark web alla luce del sole con Telegram

Prima si è manifestato sul dark web e ora è migrato su Telegram, una piattaforma che “attrae i venditori per il suo anonimato, la sua portata e la sua potenza”, spiega Oded Vanunu di Check Point Software.

“Ci aspettiamo – aggiunge – che questo mercato nero continuerà a crescere man mano che verranno introdotte altre politiche che richiedono l’accertamento del vaccino”.

Il 10 agosto scorso la società di sicurezza ha scoperto circa 1.000 venditori di falsi green pass su Telegram.

Negli Usa dieci mila venditori di green pass fasulli

Ora, ne ha individuati 10.000, segnalando dunque un aumento di 10 volte. E di conseguenza aumentano anche gli abbonati ai gruppi di acquirenti. Prima dell’annuncio di Biden, ad esempio, Check Point aveva osservato gruppi con circa 25.000 iscritti. La decisione del presidente Usa ha provocato un boom immediato nel numero di iscritti e seguaci, con alcuni gruppi che hanno raggiunto un picco di 300.000 persone. Si è poi diffuso il mercato nero coinvolgendo in tutto 29 paesi, nove dei quali sono new entry: Austria, Brasile, Lettonia, Lituania, Malta, Portogallo, Singapore, Thailandia ed Emirati Arabi Uniti.

Quanto costa un green pass falso?

Riguardo i prezzi, a livello globale, variano normalmente da 85 a 200 dollari per ogni certificato (in Italia mediamente 150 euro). Sempre negli Usa, dopo l’annuncio di Biden il prezzo è raddoppiato, da 100 a 200 dollari.