Fatti

Green pass, quanto costerà un tampone in Sicilia dopo il 6 agosto

“Il protocollo che propone alla Conferenza delle Regioni il generale Figliuolo va verso una riduzione importante del costo del tampone” rapido, che “sarà circa un dimezzamento e per determinate categorie come i minori si ridurrà ulteriormente e ci sarà un contributo dello Stato”. 

Lo ha riferito oggi il presidente del Friuli Venezia Giulia e della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga, ospite alla trasmissione “Timeline” di SkyTg24.

“Alcune regioni come il Friuli Venezia Giulia – ha aggiunto Fedriga – hanno messo a disposizione delle ulteriori risorse per abbattere ancora di più il costo stesso del tampone”. 

A COSA SERVE

Un test valido è un tampone rapido o un tampone molecolare, da effettuare entro le 48 ore precedenti la richiesta del certificato. Non sono invece ammessi i tamponi fai da te, quelli cioè che possono essere ancora oggi acquistati in Internet.

Per effettuare il tampone rapido o molecolare ci sono tre soluzioni: a pagamento presso laboratori privati o farmacie, gratis nelle sedi della Croce Rossa Italiana allestite nelle principali stazioni ferroviarie italiane.

In media, in Italia un tampone rapido in farmacia può costare fino a 50 euro, mentre per quello molecolare si arriva a spendere fino a 100 euro.

LA SITUAZIONE IN SICILIA

Nell’Isola la situazione è di libero mercato. La Sicilia, infatti, insieme a Lombardia, Trentino Alto Adige, Umbria, Molise, Basilicata, Calabria e Sardegna, ha una sorta di “liberi tutti” nel prezzo dei tamponi, che ora però potrebbe cambiare.

Il prezzo medio di quello rapido è tra i 15 e le 20 euro, quello molecolare tra i 30 e i 50. Molto probabilmente, dopo il 6 agosto, in Sicilia un tampone rapido costerà poco più di 10 euro, fino ad arrivare a 20 per quello molecolare.