Si pensa al green pass anche nei supermercati. La proposta arriva da una delle forze di Governo, più precisamente dall’ex sottosegretaria, ora responsabile della Salute nel Partito democratico e consigliere del ministro Roberto Speranza, Sandra Zampa.
Certificazione verde per il momento è richiesta ristoranti al chiuso nelle Rsa, nei cinema e nei teatri, per gli eventi sportivi e culturali. Da settembre sarà obbligatoria anche per i trasporti a lunga percorrenza e per gli insegnanti, ma per la Zampa il pass dovrebbe essere richiesto anche nei supermercati: “Dipendesse da me lo renderei obbligatorio anche per entrare al supermercato. Se può rappresentare una ulteriore spinta per convincere gli indecisi a prendere l’appuntamento con le due dosi, varrebbe la pena prevederne un uso a tutto raggio”.
“Bisogna avere il coraggio di dire senza incertezze – prosegue l’ex sottosegretaria alla Salute – che nessuna sanzione regge di fronte al rischio di ammalarsi di una malattia che può procurare tanti danni anche successivi alla guarigione. E poi non riesco proprio a capire per quale motivo chi si vaccina deve correre il pericolo di essere penalizzato dalla presenza di un no vax.
Esprime una cultura sindacale vecchio stampo che non fa i conti con il nuovo, con la globalizzazione della salute. Il virus sembrava relegato in un angolo della Cina invece è penetrato ovunque con conseguenze tragiche”.
Sono 54 le città in cui il prossimo 1 settembre è annunciato un blocco delle stazioni ferroviarie per manifestare contro l’obbligo del green pass che entrerà in vigore in quella data per chi viaggia sui treni a lunga percorrenza.
“Non ci fanno partire con il treno senza il passaporto schiavitù? Allora non partirà nessuno”, si legge sulla chat Telegram intitolata ‘Basta dittatura’ dove fino a ora sono state organizzate le manifestazioni dei ‘no Green pass’. Per tutti, l’incontro tra i manifestanti è previsto alle 14,30 davanti alle stazioni indicate. Poi, si legge nell’annuncio “alle 15 si entra si resta fino a sera”.