Uno stop temporaneo del Green pass per chi risulta positivo al Covid. Di una possibile revoca della certificazione verde se ne è già parlato nelle scorse settimane e adesso, il Ministero della Salute sarebbe pronto a renderla concreta attraverso una specifica norma. Di fatto è una grossa anomalia nel sistema del controllo di verifica della certificazione ancora senza una soluzione.
Sono centinaia di migliaia, gli italiani che sono vaccinati con due dosi e oggi hanno un super Green Pass valido per 9 mesi dalla seconda iniezione, ma ormai sappiamo che dopo 6 mesi la protezione dall’infezione cala e il rischio di contagiarsi è concreto. La variante omicron sempre più presente in Italia, non alleggerisce di certo la situazione.
Si tratterebbe di una revoca a tempo della certificazione verde, che non è contemplata a livello europeo in nessun Paese, anche se vige la legge secondo la quale un positivo al virus commette un reato se viola la quarantena. Per questa misura tutta Made in Italy, si attende l’ok del Garante della Privacy, previsto per i prossimi giorni.
Ricordiamo che, al momento, non è prevista da nessuna delle norme europee, tanto meno in Italia, e non è in vigore in nessun Paese nel mondo. Va ricordato, invece, che la legge italiana già prevede le sanzioni per chi, positivo, esca dall’isolamento e provi ad usare il Green pass, ma arrivare a un sistema di revoca a livello europeo permetterebbe di avere una omogeneità di blocco del certificato anche negli altri Paesi se usato in modo fraudolento.
“Si sta approfondendo la possibilità di revoca – aveva annunciato Speranza un mese fa, – con la possibilità di prevedere una doppia opzione di stop, con segnalazione del medico ovvero attraverso il flusso dei tamponi molecolari positivi”.