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Gregoretti, Grasso, “Vedremo se Gasparri è imparziale”

“Il comportamento di oggi dirà molto sull’imparzialità del presidente Gasparri nel valutare in maniera equilibrata tutte le istanze, anche quelle frattanto sopravvenute dopo la prima approvazione del calendario: spero voglia continuare a onorare la carica che ricopre”.

Lo afferma, con una nota, il senatore di Leu Pietro Grasso, capogruppo del suo partito nella Giunta delle immunità del Senato che sta discutendo il caso Gregoretti.

Ieri la maggioranza ha abbandonato i lavori della giunta in polemica proprio con il presidente Gasparri.

Assente per una missione della commissione antimafia a Washington, Grasso fa riferimento all’ufficio di presidenza convocato oggi alle 19 dal presidente della Giunta, Maurizio Gasparri, per decidere della richiesta di rinvio del voto sull’autorizzazione a procedere contro l’ex ministro dell’Interno Matteo Salvini, previsto il 20 gennaio dal calendario dei lavori della Giunta, deciso all’unanimità nel dicembre scorso.

Nella sua nota dagli Stati Uniti, Grasso ricorda: “Le richieste della maggioranza di modifica del calendario e di ulteriore istruttoria sono intervenute mercoledì scorso, per adeguarsi all’unanime decisione dei capigruppo in merito al rinvio a dopo le elezioni regionali dei lavori di tutte le commissioni, in modo da poter dare pari dignità alle prerogative di tutti i senatori”.

E continua: “Sull’istanza della maggioranza, il presidente Gasparri avrebbe dovuto convocare immediatamente, o comunque ben prima della partenza di lunedì, l’ufficio di presidenza per decidere sul calendario e successivamente la Giunta nel caso di mancata unanimità. Così pure per decidere sulle numerose istanze di integrazione istruttoria avanzate da tutti i gruppi di maggioranza e una addirittura dall’opposizione. Si è atteso invece che passassero i giorni e oggi i numeri e la rappresentanza, insostituibile con altro componente per regolamento della Giunta , di un gruppo in ufficio di presidenza risulterebbe viziata per assenze dovute a motivi istituzionali”.

Oltre a Grasso, assente per la stessa missione americana, il senatore del M5s Mario Giarrusso, catanese.

Entrambe le assenze erano state preannunciate alla Giunta quando è stato fissato il calendario dei lavori.

Grasso quindi conclude: “Nella malaugurata ipotesi che non si voglia aspettare il nostro ritorno per convocare l’ufficio di presidenza da lunedì in poi o per mettere ai voti qualsiasi istanza, trasformando nei fatti l’attuale maggioranza in minoranza, chiedo al presidente Gasparri di ricordare e considerare che ho aderito alla richiesta di far slittare il voto. Questo non solo perché in linea con quanto deciso dalla capigruppo sulla pausa dei lavori e aderendo alle richieste istruttorie, avanzandone peraltro una autonoma, ma soprattutto per aver modo di partecipare attivamente al dibattito”.