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Guerra, la Russia annuncia ritirata da Kherson; l’Ucraina: “Non è vero”

Il 259° giorno di guerra in Ucraina potrebbe rappresentare davvero un primo momento di svolta. La Russia, infatti, ha deciso di ritirare le proprie truppe dalla città di Kherson a seguito di un’intensa notte di combattimenti.

L’ordine è arrivato direttamente dal ministro della difesa russo, Serghei Shoigu, dopo il rapporto ricevuto dal comandante dell’operazione speciale russa in Ucraina, generale Surovikin.

Quest’ultimo ha riportato l’evacuazione dalla regione di 115 mila civili, accusando gli ucraini di aver bombardato scuole, ospedali e civili evacuati al di là del fiume Dnepr.

Da qui la decisione russa di spostare le truppe sulla riva sinistra del fiume, in modo da riuscire a riorganizzare l’assetto difensivo: sulla riva destra, infatti, le forze russe avrebbero rischiato l’isolamento totale, con i civili ancor più a rischio per le incursioni ucraine.

“Russia ha fatto il possibile per garantire evacuazione civili, la nuova strategia salverà la vita di tanti nostri soldati”

Il generale Surovikin ha commentato così la decisione di ritirarsi dalla città di Kherson: “Abbiamo fatto tutto il possibile per garantire l’evacuazione degli abitanti di Kherson – le sue parole – La decisione di ripiegare sulla riva orientale del fiume non è facile, ma in questo modo salveremo la vita dei nostri militari”.

L’Ucraina: “Non vediamo segnali di ritirata russa”

Non è dello steso avviso l’Ucraina, che per bocca del presidente Mykhaylo Podolyak, ha rivelato di non vedere alcun segnale di ritirata russa da Kherson.

“Non c’è alcun segno che i russi stiano lasciando Kherson senza combattere”, ha dichiarato Podolyak.

Secondo gli ucraini, infatti, l’annuncio del Cremlino potrebbe non essere altro che una manovra strategica, tanto da definire una farsa l’ordine dato in tv dal ministro della difesa russo.