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Guerra in Ucraina, la Russia: “Armi nucleari solo se minacciati, parole di Biden un insulto”

La Russia userebbe armi nucleari solo nel caso di una “minaccia all’esistenza” del Paese e non a causa dell’attuale guerra in Ucraina. Lo ha spiegato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, alla televisione americana Pbs. “Ma qualsiasi risultato dell’operazione (in Ucraina), ovviamente, non è un motivo per l’uso di un’arma nucleare”, ha detto Peskov. “Abbiamo un concetto di sicurezza che afferma molto chiaramente che solo quando c’è una minaccia per l’esistenza dello stato, nel nostro paese, possiamo usare e useremo effettivamente armi nucleari per eliminare la minaccia per l’esistenza del nostro paese”, ha aggiunto.

Cremlino contro Biden

Quanto affermato dal presidente americano Joe Biden rispetto al fatto che Vladimir Putin non può restare al potere perché è un tiranno, sono state “abbastanza allarmanti” e sono da ritenere un “insulto personale”. Dal canto suo, Biden ha dichiarato di “non scusarsi” per aver detto che Putin “non può rimanere al potere”, precisando di aver usato tali parole per “esprimere la mia indignazione per il comportamento di quest’uomo”, non un cambiamento della politica americana. “E’ ridicolo, nessuno crederebbe che parliamo di rimuovere Putin”, ha detto Biden, rispondendo alla stampa. Poi ha aggiunto: “L’ultima cosa che voglio è avviare una guerra, di terra o nucleare, con la Russia. Stavo esprimendo la mia indignazione per il comportamento di quest’uomo”.

Zelensky parla all’Occidente

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato, nel suo ultimo messaggio video, che prevede di rivolgersi ai parlamenti di diversi paesi questa settimana per esortarli a fornire più armi all’Ucrana per far fronte all’aggressione russa. “Gli ucraini non dovrebbero morire solo perché qualcuno non riesce a trovare il coraggio sufficiente per consegnare le armi necessarie”, ha detto Zelensky. “La paura vi rende sempre complici”, ha aggiunto.