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Guerra in Ucraina, raid su teatro Mariupol: era rifugio per civili. Biden: “Putin la pagherà”

La guerra in Ucraina continua. Le forze russe hanno sganciato una bomba sul Teatro di Mariupol, dove si nascondevano dei rifugiati che avevano perso le loro case. Lo riferisce ‘Ukraïnska pravda’ che cita il Consiglio comunale di Mariupol. Le forze russe, sostiene il consiglio comunale, “hanno intenzionalmente e cinicamente distrutto il Teatro nel cuore di Mariupol. L’aereo ha sganciato una bomba su un edificio dove si nascondevano centinaia di civili di Mariupol. Non è ancora possibile valutare la portata di questo atto terribile e disumano, perché i bombardamenti delle aree residenziali continuano in città”. Dopo l’attacco la parte centrale del Teatro è crollata e anche l’ingresso al rifugio antiaereo è crollato.

Mosca smentisce e accusa Azov

Mosca nega ogni responsabilità nell’attacco contro il teatro di Mariupol, dove hanno trovato rifugio centinaia di civili, e sostiene che l’edificio sia stato fatto saltare in aria dai miliziani ultranazionalisti ucraini del battaglione d’Azov. Il ministero accusa i militanti del battaglione “Azov” di aver commesso “una nuova sanguinosa provocazione, facendo saltare in aria l’edificio del teatro che loro avevano minato” e dove “tenevano i civili in ostaggio”. “I russi mentono, sostenendo che nel teatro ci fosse il quartier generale del battaglione Azov. Ma loro sanno benissimo che c’erano solo civili. Ci sono donne incinta e bambini sotto le macerie. E’ terrorismo”. Lo ha denunciato Pavlo Kyrylenko, capo dell’amministrazione regionale di Donetsk.

Città allo stremo

All’interno del teatro di Mariupol si erano rifugiate fra le 1000 e le 1200 persone. Lo ha detto alla Bbc, Serhy Orlov, vice sindaco della città ucraina assediata, aggiungendo di non conoscere il numero delle vittime del bombardamento. Sono circa 300mila le persone rimaste nella città assediata e sottoposta a incessanti bombardamenti, dove mancano cibo, medicine ed è cessata la fornitura di gas, acqua ed elettricità. Orlov ha anche denunciato un attacco russo contro un convoglio di civili che fuggiva oggi dalla città. Attacco in cui sono rimaste ferite cinque persone, fra cui un bambino.

Biden e il sostegno all’Ucraina

“Gli Stati Uniti rispondono alle richieste del presidente Zelensky di avere più strumenti per difendere l’Ucraina”. Lo ha detto Joe Biden annunciando la firma della misura con cui ha stanziato 800 milioni di dollari per aiuti militari che insieme ai 200 milioni stanziati lo scorso sabato “fanno un miliardo di dollari in una settimana, un’assistenza militare senza precedenti all’Ucraina”. “Questo è il nostro obiettivo, far pagare a Putin il prezzo, indebolire la sua posizione e rafforzare quella degli ucraini sul campo di battaglia ed al tavolo delle trattative. Noi sosterremo l’economia ucraina con diretta assistenza finanziarie e, insieme agli alleati manterremo la pressione sull’economia che sta crollando di Putin, isolandolo sulla scena mondiale”.