Mentre gli Stati Uniti continuano ad aumentare la pressione sulla Russia in risposta all’invasione dell’Ucraina con lo stop alle importazioni di energia, Kiev è alla conta dei morti e dei feriti nella nuova strage causata da un missile sulla stazione di Kramatorsk, ad Est, e nel timore di attacchi chimici comincia a procurarsi fiale di possibile antidoto.
“Come il massacro di Bucha, come tanti altri crimini di guerra russi, l’attacco a Kramatorsk deve essere inserito tra le accuse che saranno portate in tribunale, cosa che dovrà accadere”, dice nell’ultimo video commentando la strage ci sui sono rimaste vittime oltre 50 persone.
L’organizzazione umanitaria Direct Relief ha fatto sapere di aver risposto a una richiesta del ministero della Salute di Kiev per circa 220.000 fiale di un farmaco, l’atropina, che può essere utilizzato per attenuare gli effetti di armi chimiche. Lo scrive il Wall Street Journal.
“Direct Relief sta inviando questo farmaco nella speranza che non si verifichi mai un attacco che ne richieda l’uso”, ha detto Alycia Clark dell’organizzazione. Nel 2017, si legge, Direct Relief aveva fatto lo stesso per gli operatori sanitari in Siria.
Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden ha firmato una legge che interrompe le normali relazioni commerciali con la Russia e un disegno di legge che vieta le importazioni di petrolio dalla Russia. Lo riferisce la Casa Bianca in una nota secondo quanto riporta “The Hill”. Il provvedimento firmato da Biden interrompe le normali relazioni commerciali anche con la Bielorussia.
La legge consente a Biden di imporre tariffe più elevate sulle importazioni russe e punta a soffocare ulteriormente l’economia russa, che è già stata duramente colpita dalle sanzioni internazionali a causa della guerra in Ucraina.
“La regione del Donbass, Mariupol e Mykolaiv”: qui, stando all’ultimo aggiornamento di intelligence del ministero della Difesa britannico, “continuano a concentrarsi le operazioni russe” in Ucraina, “appoggiate da continui lanci di missili da crociera” da parte delle forze navali russe. Secondo le valutazioni, è possibile un aumento dell’attività aerea russa nel sud e nell’est dell’Ucraina.
“Le ambizioni russe di stabilire un corridoio di terra tra la Crimea e il Donbass – rileva l’aggiornalmento – continuano a essere contrastate dalla resistenza ucraina”. La Russia “continua a colpire ucraini non combattenti”, si denuncia con un riferimento all’attacco missilistico di ieri alla stazione di Kramatorsk, nell’Ucraina orientale.