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Guerra in Ucraina, 80 civili evacuati dall’acciaieria Azovstal di Mariupol

Ottanta civili, tra cui donne e bambini, da settimane sotto assedio nell’acciaieria Azovstal di Mariupol, sono usciti dall’impianto. Lo ha annunciato il ministero della Difesa russo, citato dalla Tass, secondo cui “grazie all’iniziativa del presidente Vladimir Putin, 80 civili detenuti dai nazionalisti ucraini, tra cui donne e bambini, sono stati salvati dal territorio dello stabilimento Azovstal di Mariupol. Unità delle forze armate russe e della milizia popolare della repubblica di Donetsk hanno aperto un corridoio umanitario per l’evacuazione sicura dei civili e hanno assicurato un regime di cessate il fuoco”.

Domani l’evacuazione da altre zone

Lo stesso ministero ha precisato che i civili che “desideravano partire per le aree controllate dal regime di Kiev, sono stati consegnati ai rappresentanti delle Nazioni Unite e del Comitato internazionale della Croce Rossa”. Mentre dall’acciaieria Azovstal è uscito un primo gruppo di civili, è stata rinviata a domani l’evacuazione da altre zone di Mariupol, inizialmente prevista per il pomeriggio. Lo hanno reso noto fonti della città, secondo cui per ragione di sicurezza l’uscita Mariupol è stata rinviata a domani mattina alle 8 ora locale, le 7 in Italia.

Incendio a Belgorod

In fiamme una struttura militare russa al confine con l’Ucraina. Lo ha denunciato il governatore della regione di Belgorod, Vyacheslav Gladkov, secondo cui l’incendio – del quale non ha chiarito le cause – si è sviluppato in una struttura del ministero della Difesa e una persona è rimasta ferita. (Adnkronos)