Il popolo ucraino è caduto nell’incubo della guerra. Sarebbero almeno 7 i morti e 9 i feriti conseguenti ai bombardamenti. La raccomandazione del presidente ucraino è di non uscire di casa, ma sono già in migliaia in fuga da Kiev. E per chi si chiude in casa c’è l’assalto ai supermercati (come si può vedere dalla foto).
Un colpo di mortaio o un missile lanciato da postazioni russe hanno ucciso un ragazzo che procedeva in bici nella cittadina ucraina di Chuhuiv, nella regione orientale del Kharkiv, non lontano dal confine russo. Lo riportano fonti giornalistiche di Kiev, mentre diversi filmati sui social riportano le immagini di una persona in bici e di una forte esplosione che devasta la strada. Altri video riportano la scena di una bici e di un cadavere sull’asfalto, coperto da un telo.
Intanto sta facendo il giro dei social il drammatico appello che stanotte il presidente ucraino Volodymyr Zelensy ha rivolto direttamente ai cittadini russi, in lingua russa, poco prima dell’attacco.
“Oggi ho cercato di chiamare a telefono il presidente della Federazione Russa. Il risultato è stato il silenzio, anche se il silenzio dovrebbe essere nel Donbass. Di conseguenza voglio rivolgermi a tutti voi, cittadini russi. Siamo separati da oltre 2000 km di confini reciproci, lungo i quali si trovano 200.000 dei vostri soldati e 1.000 veicoli blindati. La vostra leadership ha approvato il loro avanzamento nel territorio di un altro paese. Questa decisione potrebbe rappresentare l’inizio di una grande guerra.
La causa potrebbe sorgere in qualsiasi momento, qualsiasi provocazione, qualsiasi scintilla, una sola e potrebbe bruciare tutto. Si dice che questa fiamma libererà il popolo ucraino, ma il gli ucraini sono già liberi. Vi hanno detto che siamo nazisti, ma come fa un popolo a essere nazista quando ha perso oltre 8 milioni di vite nella vittoria contro il nazismo? Come posso essere io accusato di essere un nazista? Chiedetelo a mio nonno che ha combattuto tutta la Seconda guerra mondiale nella fanteria dell’Armata Rossa ed è morto con i gradi di colonnello dell’Ucraina indipendente. Vi hanno detto che odiamo la cultura russa. Ma come si può odiare una cultura? I vicini si arricchiscono sempre a vicenda culturalmente, tuttavia questo non li rende un tutt’uno, non ci si dissolve in un altro. Siamo diversi, ma questo non è un motivo per essere nemici.