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Guerra Russia-Ucraina, rischio Chernobyl, “Il nucleo è attivo”

L’esercito russo ha preso il controllo del territorio della ex centrale nucleare di Chernobyl. Lo ha riferito all’agenzia di stampa ucraina Unian il consigliere del presidente Zelensky, Mykhailo Podolyak.

Poche ore prima, la “Ukraïnska Pravda”, uno dei principali giornali online di Kiev, aveva riferito che le truppe russe erano entrate in Ucraina dalla Bielorussia e che “la Guardia Nazionale, che presidia l’impianto di stoccaggio dei rifiuti radioattivi pericolosi, sta resistendo”.

Un nuovo allarme legato alla centrale atomica di Chernobyl

Il presidente ucraino, Volodymyr Zelens’kyj ha dichiarato su twitter: “i soldati ucraini  stanno sacrificando la loro vita per evitare una seconda Chernobyl”.

Secondo quanto riporta Nbc,  gli impianti di stoccaggio delle scorie sono attualmente intatti. Ma “Se gli attacchi dell’artiglieria russi distruggessero l’impianto di stoccaggio delle scorie nucleari – ha riferito il quotidiano – la polvere radioattiva potrebbe coprire i territori dell’Ucraina, della Bielorussia e dell’Unione Europea”.

Le paure degli esperti

“Una delle aree da cui sono partite le truppe russe è proprio quella al confine tra Bielorussia e Ucraina. A pochi km dal confine c’è la centrale e a 150 km c’è Kiev. Una situazione incandescente. Pericolosissimo che ci sia la centrale nucleare lì, perché qualsiasi tipo di situazione militare potrebbe mettere in atmosfera ulteriori quantità di radionuclidi. Fu fatto un sarcofago a copertura del quarto reattore, ultimamente fatto il famoso ‘arco’ che ha ricoperto ulteriormente, ma c’è ancora il nucleo attivo e una situazione di contaminazione molto alta”. Così all’AdnKronos Angelo Gentili, responsabile del progetto Chernobyl di Legambiente.