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Guerra in Ucraina, “Putin ha rinunciato a conquistare Kiev”

Il presidente russo Vladimir Putin “ha rinunciato a conquistare Kiev”. Lo ha detto ieri durante un’audizione parlamentare il ministro della Difesa statunitense, Lloyd Austin, secondo quanto riferisce il Guardian. “Putin pensava che avrebbe potuto conquistare molto rapidamente l’Ucraina, e conquistare molto rapidamente la capitale. Si era sbagliato. Penso che Putin abbia rinunciato ai suoi sforzi per conquistare la capitale e ora sia concentrato nel sud e nell’est del Paese”.

Tornano gli ambasciatori

L’ambasciatore della Lituania in Ucraina, Valdemaras Sarapinas, è tornato a Kiev oggi, dopo aver lavorato per oltre un mese da Leopoli nell’ovest del Paese. Domani sarà la volta dell’ambasciatore lettone, come annunciato dal ministro degli Esteri, Edgars Rinkevics. E il presidente ucraino Volodymyr Zelensky rilancia: “Le ambasciate stanno tornando a Kiev. Abbiamo bisogno del vostro sostegno, anche a livello di simboli e gesti diplomatici. Per favore, tornate nella nostra capitale e continuate il vostro lavoro”. Il ritorno degli ambasciatori nella capitale è “un segnale alla Russia che Kiev è nostra”.

Zelensky: “Più armi e sanzioni”

In un videomessaggio Zelensky ha nuovamente chiesto all’Occidente sanzioni “più audaci” contro la Russia e l’invio di armi. “Sottolineo ancora una volta: servono più sanzioni. Servono sanzioni ancora più audaci. Il coraggio deve essere un criterio di valutazione delle decisioni. Coraggio e praticità”, ha detto Zelensky, aggiungendo che “l’Ucraina ha bisogno di armi che ci consentano di vincere sul campo di battaglia. E questa sarà la sanzione più forte contro la Russia di tutte le sanzioni possibili”.