Tante le novità fiscali in arrivo nel 2024, che siano lavoratori autonomi, imprese o dipendenti. Alcune a favore delle tasche dei contribuenti, mentre altre tasse aumenteranno.
Innanzitutto, una questione tecnica pensata per arginare l’evasione fiscale: gli imprenditori e i lavoratori autonomi in regime forfettario con ricavi non superiori ai 25mila euro, dovranno emettere la fattura elettronica. Inoltre, entro la fine del 2024, le imprese dovranno stipulare un contratto di assicurazione contro le catastrofi.
D’altra parte, è prevista una maggiorazione del 20%, che per alcune categorie di lavoratori può arrivare al 30%, del costo del lavoro deducibile dal reddito di imprese in relazione alle nuove assunzioni a tempo indeterminato effettuate nel corso del prossimo anno. D’altra parte, verrà abrogato l’Ace, “Aiuto alla crescita economica”, una deduzione del reddito di impresa corrispondente al rendimento figurativo calcolato sugli incrementi di capitale.
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Anche per il 2024, i lavoratori dipendenti con retribuzione imponibile sino a 2.692 euro, potranno godere di uno sconto di 6 punti percentuali, sulla quota di contributi previdenziali a loro carico, sconto elevato a 7 punti se la retribuzione non eccede i 1.923 euro. Tuttavia, sulla tredicesima mensilità non sarà applicato alcun sconto contributivo. Ancora, i fringe benefit, i beni ceduti o i servizi prestati che il datore di lavoro corrisponde ai lavoratori dipendenti, saranno esenti dal prelievo fiscale entro il limite di mille euro, elevati a 2mila euro nel caso in cui il lavoratore dipendente abbia figli a carico.
Ancora, i lavoratori dipendenti del comparto della ristorazione e del turismo, con reddito sino a 40mila euro, potranno godere nel primo semestre del 2024 di una integrazione esentasse pari al 15% delle retribuzioni lorde corrisposte per lavoro notturno e per prestazioni di lavoro straordinario in giorni festivi.
Novità fiscali anche per le donne lavoratrici da gennaio 2024 e fino al 2026. Le madri di almeno 2 figli, titolari di un rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato, godranno dell’esonero contributivo al 100% sino al compimento del decimo anno di età del figlio più piccolo o del 18esimo anno di età del figlio più piccolo nel caso in cui i figli siano almeno 3.
D’altra parte, torna al 10% l’Iva relativa a prodotti per la protezione dell’igiene femminile, ed alcuni prodotti per l’infanzia, come pannolini, latte in polvere e preparati per lattanti; ritorna al 22% l’Iva sui seggiolini auto per bambini.
Per tutti i contribuenti, è prevista una riduzione del canone Rai da 90 a 70 euro. Interessante anche la scelta di assoggettare a tassazione Irpef la plusvalenza realizzata sugli immobili che hanno goduto di interventi agevolati e superbonus. La nuova imposizione si applica se la cessione avviene entro 10 anni dall’intervento agevolato.
Immagine di repertorio (Foto di Steve Buissinne da Pixabay)