Con la nuova Legge di Bilancio varata dal governo Meloni cambiano i criteri di accesso alla pensione e non solo. Per effetto della rivalutazione, gli importi percepiti e le regole di calcolo dell’assegno cambieranno. Ma facciamo un breve riepilogo sulle variazioni delle pensioni nel 2025 partendo dalle varie opzioni che consentiranno ai cittadini richiedenti di smettere di lavorare e quindi sui requisiti, dati anagrafici e contributi.
La Legge di Bilancio approvata dal governo Meloni modifica alcune regole riguardanti il pensionamento ma non modifica la struttura centrale. Infatti, anche per l’anno 2025, sarà ancora la Legge Fornero a regolamentare gli accessi alle pensioni (sia per quella di vecchiaia che per quella anticipata) con opzioni contributive riservate a coloro che hanno versato i contributi solo dopo il 1 gennaio 1996. Ma andiamo nel dettaglio le fasce d’età e contributi per accedere al sistema pensionistico secondo Money.it.
Altre novità per le pensioni di vecchiaia e anticipata. Le Legge di Bilancio 2025 ha esteso a 16 mesi lo sconto riconosciuto alle donne aventi figli (4 mesi ciascuno). Quindi, chi ha almeno 4 figli, nel 2025, potrà andare anticipatamente in pensione di 4 mesi rispetto all’anno passato. Non cambiano le misure di flessibilità utili ad altre categorie di lavoratori per accedere alla pensione.
Nel dettaglio parliamo di Quota 103 (62 anni di età e 41 anni di contributi versati) con l’intero importo della pensione calcolato con le regole del contributivo. Immutata l’Opzione Donna (61 anni di età e 35 anni di contribuzione; per le donne con un figlio 60 anni e 59 con due) che prevede tutele anche per invalidi, caregiver e licenziate da grandi aziende (requisiti che devono risultare soddisfatti entro il 31 dicembre 2024). Non cambia anche l’Ape Sociale (63 anni e 5 mesi di età e 30 anni di contribuzione) riservata a disoccupati, invalidi, caregiver e gravosi.
Un’altra novità riguarda gli importi delle pensioni nel 2025. Infatti, da gennaio vi sarà una rivalutazione dello 0,8% che verrà applicata secondo suddetti criteri:
Sui nuovi importi ad esempio chi percepisce 800 euro di importo medio avrà un aumento lordo di 6,40 euro a gennaio 2025. Chi percepisce 6.000 euro avrà un aumento lordo di 41,51 euro. Aumenti per la pensione minima che passa a 598,61 euro con un incremento del 2,2%. Ciò significa che l’importo sale massimo a 616,67 euro, solo 2 euro in più rispetto al 2024.
Come cambia il calcolo pensionistico nel 2025? Anche nel prossimo anno la pensione viene calcolata con il metodo retributivo (per la parte antecedente al 31/12/1995 o al 31/11/2011 per chi entro la fine del 1995 ha versato 18 anni di contributi) e contributivo per i periodi successivi.
Per il sistema retributivo non ci sono variazioni con la pensione pari al 2% dei contributi versati. I cambiamenti sono per quello contributivo: i maggiori contributi verranno rivalutati del 3,662% per chi va in pensione nel 2025, garantendo così un montante contributivo più elevato.
Però, il coefficiente di trasformazione viene ridotto nel biennio 2025-26. Quindi, a parità di contributi, chi va in pensione nel 2025 percepirà di meno rispetto a coloro che ci sono andati nel 2024.