Editoriale Grimaldi

I cavalieri dell’Apocalisse

Dopo quasi quattro mesi di tira e molla per mettersi d’accordo se nel centro Europa vi sia una guerra tra due nazioni sovrane o una operazione militare speciale per allineare confini da 14 anni in contestazione, l’Europa appare scocciata dal fatto che non si riesca a trovare soluzioni.

Per alcuni non ha fatto nulla e per altri si è sbilanciata troppo. Di certo ha irritato la Russia e non accontentato l’Ukraina il cui attore presidente è incavolato nero perché le “vere” armi che lui voleva per sconfiggere la Russia continuano a non arrivare ed ha difficoltà anche all’interno ove l’affetto si sta trasformando nel sospetto di una sconfitta.

Ed ecco i Cavalieri dell’Apocalisse (solo tre che il quarto, l’Americano, temendo che il cavallo lo disarcionasse data l’età, lo hanno lasciato a casa) Francia, Germania, Italia prendere in mano la situazione ed andare a parlare con l’invaso per spiegargli che una guerra infinita non è scritta in nessuna carta. I tre non sono stati spinti dai loro popoli, ma non possono portare a “mala figura” la loro intermediazione di Nazioni con la loro storia, peso finanziario, politico, armi atomiche (Francia) e voto in consiglio di Sicurezza Onu.
Nessuno vuole una “guerra” sine die, e tutti vogliono un pizzico di buon senso per trattative, dopo il cessate il fuoco, per risolvere, magari in anni, il problema che di anni sul groppa ne ha già tanti.

Non umiliare la Russia e non far montare la testa all’Ukraina sembra il leit motiv al suono col quale Macron, Scholz e Draghi hanno danzato nella loro missione. E gli hanno offerto l’aperitivo: considerare al prossimo Consiglio Europeo l’Ukraina “candidata” membro della EU. Che tenendo conto delle Nazioni che aspettano da un decennio è buona offerta. E poi armi per potere far si che si possano difendere dai Russi che avanzano. I Cavalieri lo hanno detto, sì, ma i loro popoli non sono d’accordo. Dare armi significa essere “cobelligeranti” e non si pensa che il Consiglio possa approvarlo. Sì a soldi. viveri, suppellettili sanitari, si accolgano i profughi, si svuoti la Nazione, ma non armi pena una guerra mondiale.

Si è avuta una débâcle d’interesse nelle elezioni di Italia e Francia. Che ha dimostrato la sfiducia nella politica. Ne tengano conto i Cavalieri. Ed in Germania sono ben contenti che possono riarmare(un sogno per loro!) con 100 miliardi di stanziamento. E l’Itala con il PNRR da utilizzare prima che scada; ed in Francia un Macron non certo di racimolare una maggioranza parlamentare. I Leader debbono considerare gli umori dei loro popoli: commossi alla’inizio, un po’ stufi dopo quattro mesi. E l’altra parte dell’Atlantico ha fatto sapere che non manderà altri soldi.

I popoli vogliono vivere in pace. L’informazione 24/24h ha creato un disagio che li irrita specie ora che possono togliersi le mascherine e mostrarsi per quelli che sono: persone normali che vogliono godere del poco o molto che hanno. L’Ukraina va aiutata, ma deve smetterla di giocare ad una guerra che senza l’Europa non sarebbe stata capace di intraprendere. Onestà politica lo esige.
O sarà apocalisse.