Raccogliere campioni di corpi celesti direttamente in orbita nello Spazio senza complessi atterraggi al suolo. Come? Sparandogli addosso un proiettile ad alta velocità per provocare una nube di particelle e frammenti. Il progetto Cradle (Collecting Asteroid-Orbiting Samples) è del Politecnico di Milano.
“Quello che stiamo studiando è capire se possibile attraverso un satellite e un sistema di raccolta dei campioni montato sul satellite orbitare attorno all’asteroide e raccoglierli mentre stanno orbitando successivamente alla loro generazione attraverso un impatto”, ha spiegato Mirko Trisolini, ricercatore dell’ateneo milanese presso il gruppo Compass del dipartimento di Scienze e Tecnologie Aerospaziali. “L’obiettivo è studiare soluzioni alternative e innovative per la raccolta di campioni da asteroidi e altri corpi del sistema solare”, ha aggiunto.
Ma perché è importante conoscere la composizione di corpi celesti come asteroidi e comete? Perché “contengono informazioni riguardo alla nascita e allo sviluppo del sistema solare – ha spiegato Trisolini – ma possono contenere acqua, metalli e silicati che possono essere sfruttati in futuro attraverso missioni di estrazioni, possono essere utilizzati per missioni di lunga durata nel sistema solare, estraendo queste risorse direttamente in loco”.